Non ci basta mantenere quanto abbiamo ottenuto, vogliamo migliorare!

Quanto sta accadendo allo stabilimento di Mirafiori della Fiat ci induce a fare alcune riflessioni.
“Se si pretende che ci siano le regole consolidate dei contratti di lavoro, la nuova FIAT non ci sta e porta l’azienda laddove c’è più flessibilità”.
Molti di noi vorrebbero ancora la stessa sicurezza di lavoro che avevano i nostri nonni e i nostri padri, vorrebbero un lavoro in azienda fino all’età della pensione… Ma la realtà è continuamente sottoposta a cambiamento: lavoro, mercato, famiglia…
Per rimanere “al passo con i tempi”, per crescere, per migliorare, per affrontare le novità senza subirle, c’è bisogno di persone che si aggiornino, che si informino, che siano curiose e – sempre attente al mercato e al mondo che cambia – che dedichino tempo ed energie alla propria formazione permanente e alla propria riqualifica.
Nella nostra provincia vediamo come le aziende tessili del distretto di Busto e Gallarate sono state decimate. Oggi il lavoro richiede formazione sempre più specialistica, costante innovazione per essere competitivi. Alle aziende non viene più chiesto solamente di produrre, ma di essere innovative, originali, flessibili, lungimiranti, sempre cavalcando l’onda dei cambiamenti, cogliendo e anticipando i bisogni di domani. D’altra parte la stessa parola impresa ha dentro di sé il concetto di “intrapresa”, di uomini e donne intraprendenti, pronte a seguire nuovi stimoli e sollecitazioni.
Così il futuro sarà sempre più di coloro che si metteranno in gioco, sempre disponibili a muoversi, a cambiare, cioè gli uomini e le donne “con la valigia in mano” in senso metaforico e reale.
Rarissimamente sarà di coloro con la bottega sotto casa, che porteranno avanti l’ereditata impresa in modo tradizionale.
Così sarà sempre più premiante la conoscenza delle lingue, l’uso quotidiano degli strumenti tecnologici più avanzati, la rilevazione socioculturale…
Anche nel nostro lavoro al Centro Gulliver. Esigenti anzitutto con noi stessi, sapendo che non si vive di rendita nel nostro mestiere (esperienza e studio si accompagnano continuamente): studio personale e formazione di gruppo saranno il nostro investimento migliore.
Grazie a chi ci ha preceduto abbiamo un’immagine positiva sul territorio, non ci basta continuarla, vogliamo migliorarla.
Anche in famiglia. La famiglia di oggi non è più la famiglia del passato. E’ sottoposta a nuovi stimoli, sollecitazioni. Occorre “essere continuamente attrezzati”, sempre mettersi in gioco, mai dare per scontate le nostre relazioni, acquisite una volta per tutte.
Ma allora, rischiamo di essere sempre sotto il vento del cambiamento? Esiste ancora qualcosa di stabile? Sì. Sono i valori. Il rispetto, la conoscenza di sé, l’onestà, la ricerca del senso…
Tutti noi, in ogni ambito – pubblico e privato – siamo sollecitati a confermare i valori e a viverli, vicino e lontano. In senso reale e metaforico.

Questa voce è stata pubblicata in Caleidoscopio e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.