L’arte che viene dal web di Hilary Pecis

La Galleria Glance propone la prima personale italiana di Hilary Pecis, giovane e promettente artista proveniente dagli Stati Uniti, territorio in cui da oltre 5 anni la galleria svolge un’attenta indagine per proporre a Torino autori talvolta nuovi, ma in grande ascesa a New York e dintorni.

La mostra Half truths and outright lies – Mezze verità e complete menzogne inaugura in Via San Massimo 45 sabato 2 aprile 2011 alle 18.30 e propone i lavori più recenti della giovane artista californiana il cui segno caratteristico è l’utilizzo del collage digitale.

Un castello incantato tra nuvole candide e gatti dal pelo bianco, in Kingdom, sono la sua bizzarra rappresentazione del cielo mentre in Snow train un treno a vapore viaggia tra montagne di latte e meringhe e bolle di sapone. Up to no good, invece, rappresenta inquietanti flotte di aerei unite in un viaggio che appare tuttaltro che pacifico.

Il lavoro di Hilary proviene dal web attraverso la ricerca di immagini, per lo più attribuibili a fotografi inesperti, su google. Internet, la televisione e i nuovi media sono infatti il vero fulcro del suo interesse, canali in cui la velocità d’informazione e l’autoregolamentazione spesso tralasciano questioni etiche importanti. E così attraverso paesaggi mitologici e surreali le sue opere mettono in discussione la proprietà delle immagini, la loro destinazione d’uso e il significato delle stesse. Amante dei paesaggi epici, Hilary compone collage partendo da soggetti imponentimontagne, giungle, iceberg o deserti – per poi modificare le proprie opere a seconda delle immagini che catturano il suo interesse sul web. Il territorio iniziale è così sovrapposto di elementi provenienti da tutto il mondo siano essi varietà di fiori o immagini che richiamano notizie o avvenimenti sensazionali. Soggetti difficili da ignorare perché capaci di sedurre o catalizzare la nostra attenzione condizionando il nostro pensiero.Il titolo della mostra deriva da un’affermazione di David Carr, giornalista del New York Times, sostenuta in relazione alla comunicazione attraverso i nuovi media: “Essi diventano una cassa di risonanza di mezze verità, a volte autentiche menzogne, senza basi reali. Un non-luogo in cui una massa di persone dialogano tra loro senza aver letto nulla, senza sapere di cosa stanno parlando in realtà, ma forti del fatto di aver letto qualcosa che qualcuno ha scritto, senza averlo a sua volta letto. Viviamo la nostra vita in un meta-mondo!”

Nata in California nel 1979, dopo gli studi al California College of the Arts e molti riconoscimenti ha esposto alla galleria Catherine Clark di San Francisco, da Roberts e Tilton a Los Angeles, da Lehman Morgan a New York e Chicago.

la mostra è visitabile gratuitamente da martedì a sabato dalle 16 alle 19 in altri giorni e orari su appuntamento

Galleria Glance – Via San Massimo 45 (interno cortile) – 10123 Torino
www.galleriaglance.com
info@galleriaglance.com tel 345 3364193

(cs)

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