Dante e “come l’uom s’etterna”

Ero partito con Calvino, poi Pasolini e Berto. Lungo la strada ho incontrato Ravenna e quindi non potevo non fermarmi a salutare Dante. Il sommo poeta non riposa con semplicità, in un piccolo camposanto, ma nell’austero mausoleo.
Lo scrittore della Divina commedia è vivo nella città e sono decine le iniziative che vengono proposte. Dante 09 è una di queste e avrà luogo dal 9 all’11 settembre. Questo il testo della presentazione di Davide Rondoni. “Nelle parole rivolte da Dante al suo ex maestro Brunetto Latini durante il loro duro e commovente incontro all’Inferno, viene indicato il contenuto di ogni autentica educazione: il maestro è o dovrebbe essere colui che insegna come l’uomo si “etterna”, ovvero come gli uomini vincendo l’ineluttabilità delle leggi di natura e di temporalità, aspirino e cerchino di conoscere e di conseguire qualcosa di eterno, al di là di sé e dentro se stessi. Oggi, in una situazione che tutti definiscono per molti motivi di “emergenza educativa”, riflettere su questo verso e dare rilievo ai suoi significati è un modo con cui il festival Dante 09 tocca il dibattito culturale contemporaneo e attinge ancora una volta con la provocazione del poeta ai tesori dell’arte e della cultura nei modi e nelle forme che ormai lo rendono un appuntamento atteso a Ravenna”.

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