L’incanto di Maratea

marateaLa strada che porta a Maratea da Sapri non te l’aspetti. Dopo chilometri di costiera sorrentina e amalfitana pensavo di aver visto tutta la bellezza possibile del mar Tirreno. Sbagliavo. La discesa verso Maratea incanta per un’acqua blu, verde, limpida, di cui si vede il fondale da decine di metri di altezza. È un mare inaccessibile tranne alcune piccole calette, dove per scendere occorre però scarpinare per bene.
Nel mio giro in vespa Maratea è l’unica tappa prevista in Basilicata. Resto incantato anche dal centro storico, chiamato “il paese delle 44 chiese”. In questi anni c’è stato molto fermento e il borgo si è rivitalizzato. La via centrale, la piazza, i vicoletti sono una bomboniera. C’è stata un’integrazione tra i negozi, le attività storiche e le nuove. In piazza, orgoglioso del suo lavoro, c’è un vecchio barbiere con la sua bottega ancora di un tempo. Sono le ventitre e lavora ancora, quasi fosse un’artista che rappresenta il proprio paese. C’è molta cura e si stanno recuperando sempre più pezzi del centro storico. Tutto chiuso al traffico, è un piacere vedere i bambini poter correre e giocare sereni.

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