Google AdWords mai senza call to action secondarie
Google AdWords è il sistema pubblicitario con il quale si possono scalare le SERP [ Serp = search engine results page = lista dei risultati ] di Google quando un utente esegue una ricerca con una delle parole chiave che il Web Marketer ha impostato tra le specifiche della campagna.
Google AdWords, che offro in prova gratuita a tutti i lettori di Varesenews, per essere performante ha bisogno di svariate ottimizzazioni, fra di esse una delle più importanti riguardano le landing page, ovvero le pagine di destinazione dove confluiscono gli utenti che hanno cliccato l’annuncio su Google.
In queste pagine, se la campagna è stata impostata con giudizio, il Marketer dovrebbe essersi chiesto cosa vorrebbe che gli utenti facciano, una volta arrivati nella pagina.
In una corretta strategia a questo punto il navigatore dovrebbe trovare una call to action primaria, corrispondente all’obiettivo principale della campagna, ma anche delle eventuali call to action secondarie, altresì efficaci nel caso che sfumasse la principale.
Vediamo con un esempio preceduto da qualche spiegazione, per i meno esperti.
Prima di tutto ti spiego il significato di Call To Action; è l’invito a svolgere un’azione all’interno della pagina, iscriversi ad una newsletter, acquistare un prodotto, scaricare un ebook, fare il download della demo di un programma… a seconda degli obiettivi di una campagna sono tutte quante delle call to action.
Supponiamo che tu sia un ristoratore e che hai fatto una campagna con Google AdWords per farti trovare per la parola chiave: ristorante per cerimonie.
In una campagna di questo tipo la call to action primaria, tuo obiettivo di Business, dovrebbe essere la richiesta di contatto per un preventivo.
Se però nella pagina di destinazione non ci fossero call to action secondarie, ti perderesti tutti i visitatori che non l’hanno fatto subito per mille motivi.
E’ in questo caso che dovrebbero entrare in gioco le call to action secondarie; la richiesta di iscrizione ad una newsletter potrebbe essere una di queste, oppure ( una strategia quest’ultima che mi piace in particolar modo ) l’invito connettersi alla pagina facebook del tuo ristorante.
A presto…
Fabio Dell’Orto
Internet Strategist
www.fabiodellorto.com
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