La Croce Rossa Italiana da vita a “Casa+”, una struttura di accoglienza e protezione temporanea per giovani appartenenti alla comunità LGBT+ di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

In questo momento di grande orgoglio che gli atleti Italiani ci stanno donando dalla lontana Tokyo, c’è anche una notizia positiva che arriva direttamente dalla capitale, quella della nuova “Casa+” “una struttura di accoglienza e protezione temporanea per giovani appartenenti alla comunità LGBT+ di età compresa tra i 18 e i 30 anni” fondata dalla Croce Rossa Italiana.

Casa+ offrirà dei percorsi di orientamento per i giovani aiutandoli nella ricerca di lavoro e crescita professionale cercando di far riacquisire agli ospiti la fiducia in loro stessi e negli affetti, aiutando anche con la consulenza legale, civile e penale.

La capienza della struttura però, rimane limitata ad 8 posti, in grado di accogliere gli ospiti per un periodo dai 6 ai 12 mesi, data la ridotta disponibilità di posti, l’ingresso avviene attraverso lista di attesa e la permanenza è completamente gratuita.

Questo progetto è stato affiancato dal Numero Verde nazionale 800065510 per tutti coloro i quali avessero bisogno di un posto sicuro a causa di Omo-Lesbo-Bi-Transfobia ed anche dal numero WhatsApp +393701288375 entrambi attivi dal Lunedì al Sabato dalle 8:00 alle 20:00, come si legge dal comunicato inerente che la Croce Rossa Italiana ha pubblicato sul suo sito internet, sul quale viene pubblicato anche un video che racconta le storie di alcuni degli ospiti di Casa+.

“Questa struttura – ha dichiarato Debora Diodati, presidente della Croce Rossa di Roma, nel comunicato – ha l’ambizione di rappresentare un porto sicuro che contrasti forme di violenza e di discriminazione cercando di non lasciare soli tanti giovani. Mettere a disposizione un numero verde significa facilitare l’approdo a Casa+, dando la possibilità in tutta Italia di entrare in contatto con questa struttura che non solo accoglie ma contribuisce a riprogettare il futuro di chi accogliamo”.

“I momenti che si passano qui sono indimenticabili. Non è solo una casa di accoglienza, qui ho ricominciato a vivere. Mi hanno aiutata a finire il liceo e adesso frequenterò l’Università. Grazie a loro ho di nuovo una speranza” è la testimonianza di una ragazza di 20 anni ospite a Casa+.

La posizione della casa rimane vaga, come anche l’identità degli ospiti, proprio per garantire privacy e protezione ai ragazzi, ma si sa che sia all’interno del comune di Roma.

8 Agosto 2021

di Isotta Panfilio

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