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Un rapporto dell’Istituto per l'Energia (IE) del Joint Research Centre (JRC)  esamina il probabile impatto del maggiore ricorso  al  Gas Naturale Liquefatto ( GPL)  per la produzione di energia e  del conseguente l'incremento delle  spedizioni di GPL   per l'Unione europea. La relazione conclude che il GPL può rimanere una scelta costosa di energia per il prossimo futuro,  considerando che sia l'accessibilità, sia le questioni geo-politiche  presumibilmente rimarranno fattori chiave in questa area del settore energetico. Il rapporto di riferimento del JRC è inteso solo come una  delle fonti  di informazione   tra  una serie di elementi da prendere in considerazione nello sviluppo della politica energetica dell'UE. L'impennata dei prezzi dell'energia e i tagli temporanei  delle importazioni di gas dal gasdotto della Russia negli ultimi tempi hanno generato preoccupazioni riguardo l’approvvigionamento di gas dell'Unione Europea. La consegna di GPL via mare è stata  vista  da molti come una soluzione, e nel corso degli ultimi dieci anni il GPL è diventato una delle fonti di energia con la più rapida diffusione al mondo.  La relazione  dal titolo "gas naturale liquefatto per l'Europa - alcune questioni importanti " esamina i vantaggi e gli svantaggi di un maggiore utilizzo da parte dell'UE di GPL fino al 2020, in cinque aree, in particolare per la sicurezza e la diversificazione degli approvvigionamenti, l'accessibilità, l'efficienza energetica e emissioni di gas a effetto serra, la qualità e problemi di navigazione. La ricerca è stata effettuata nel quadro delle ricerche in corso  al JRC  sulla valutazione delle tecnologie energetiche e dei sistemi, in collegamento con la Commissione Europea, Direzione Generale Energia e Trasporti. www.jrc.ec.europa.eu/RR