Nuovi dati sugli inquinanti organici persistentiinserito il 14/2/2010 alle 15:03
Nel quadro della valutazione ambientale dei rifiuti europei e l'uso sostenibile delle risorse l'Istituto per l'Ambiente e la Sostenibilità (IES) del JRC ha effettuato misurazioni degli inquinanti organici persistenti (POP). Tre attività specifiche nei paesi in via di sviluppo sono state riconosciute come fattori di emissione di POP, non erano stati in precedenza disponibili i dati su di esse: la produzione di laterizi, la cucina aperta con la biomassa e l'uso di stufe semplici. E' stato inoltre inserito uno studio dell'impatto della produzione di laterizi sulla qualità del suolo nelle vicinanze. Il rapporto finale sarà effettuata mediante relazioni comunitarie e sarà pubblicata sul sito del Segretariato della Convenzione di Stoccolma (http://chm.pops.int/). Tags: emissioni POP
paesi terzi
diossine Categoria: Idee, progetti ed eventi
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L'affidabilità degli indici di performance ambientale 2010inserito il 14/2/2010 alle 15:00
L'Istituto per la Protezione e la Sicurezza del Cittadino (IPSC)
Tags: indice di performance ambientale Categoria: Normative e provvedimenti
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Sostegno alle politiche in materia di valutazione di nanomateriali in ambito REACHinserito il 11/2/2010 alle 13:04
L'attuale legislazione comunitaria sulle sostanze chimiche REACH (Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) e i relativi documenti di orientamento si applicano anche ai nanomateriali ma non fanno riferimento direttamente ad essi. Pertanto la Direzione generale per l'ambiente della Commissione Europea ha chiesto all'Istituto per la Salute e la tutela dei consumatori del JRC (IHCP) di coordinare tre progetti di consulenza per eventuali future modifiche dei documenti di orientamento REACH. Il progetto di Identificazione della sostanza mira a sviluppare una serie di casi di studio e una relazione di consulenza che suggerisca come la "Guida per l'identificazione e la denominazione delle sostanze in ambito REACH" potrebbe essere integrata in relazione ai nanomateriali. Questo progetto è coordinato dal JRC-IHCP che sovraintende un gruppo di esperti designati dalle autorità competenti degli Stati membri, dalle industrie e dalle ONG. I lavori sono iniziati nel mese di ottobre 2009 e saranno completati entro la fine del 2010.
Tags: nanomateriali
REACH
scicurezza chimica Categoria: Innovazioni tecnologiche, Idee, progetti ed eventi
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Terremoto a Haiti del gennaio 2010: valutazione danniinserito il 11/2/2010 alle 13:00
Più di 4.000 strutture sono state distrutte o danneggiate a Port-au-Prince, Haiti, dal terremoto di magnitudo 7 che ha colpito il paese il 12 gennaio 2010. Circa 2.000 edifici residenziali sono totalmente o parzialmente crollati e un pari numero di edifici è gravemente danneggiato. Molte infrastrutture sociali critiche, quali edifici pubblici, strutture educative e ospedali, sono crollate o risultano gravemente danneggiate. Questi sono i risultati preliminari di una rapida valutazione dei danni effettuata dall'Istituto per la Protezione e la Sicurezza del Cittadino (IPSC) del JRC, sulla base dell'analisi di immagini satellitari ad altissima risoluzione acquisite prima e dopo il disastro. Piu informazione: http://www.gdacs.org/ (in inglese) Tags: terremoto
HAiti
immagini satellitari Categoria: Idee, progetti ed eventi
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Distribuzione e origine dei gas serra: le emissioni EDGAR su Google Earth Scopri la situazione nella tua area!inserito il 4/2/2010 alle 14:11
L’Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità (IES) del Joint Research Centre (JRC) di Ispra (VA) ha sviluppato uno strumento che permette la visualizzazione in alta risoluzione delle emissioni di gas serra generate dall’attività umana, relativo ad ogni area di 10 km2 nel mondo... Utilizzando questo lavoro sulle emissioni e Google Earth, questo nuovo strumento permette la visualizzazione dei livelli delle emissioni e della loro distribuzione locale dal 1970 al 2005, e l’identificazione delle principali fonti di gas serra tramite una maschera applicata a Google Earth. Le dimensioni della griglia corrispondono ad un decimo di un grado geografico di latitudine per la stessa estensione longitudinale, o più semplicemente, a circa 10 km2, approssimativamente quanto le dimensioni del centro di Parigi. I dati utilizzati e mostrati provengono dal JRC e dal Database delle Emissioni per la Ricerca Globale (EDGAR) dell’Agenzia per il Monitoraggio Ambientale dei Paesi Bassi (PBL). Le emissioni per Paese e settore sono estratte dalla versione 4.0 del Database EDGAR, che utilizza le più recenti informazioni scientifiche, e dai dati delle statistiche internazionali sulla produzione e sul consumo di energia, l’industria manifatturiera, la produzione agricola, il trattamento dei rifiuti, e combustione di biomassa. Questa applicazione avvicina i cittadini all’informazione ambientale. Digitando semplicemente il nome di una città, è possibile visualizzare la quantità di gas serra rilasciati in tale luogo a partire dal 1970. Ingrandendo la mappa delle emissioni, si può passare da una visione globale alla scala locale. In più, è possibile tracciare le fonti principali di gas serra nel 2005. Queste includono attività umane quali la combustione di carburante, le emissioni derivanti dalla produzione di energia e relativi scarti, l’industria manifatturiera; i trasporti (su strada, rotaia, navigazione e aviazione); i residui della combustione di benzina e lo smaltimento rifiuti; l’agricoltura. Su larga scala, si nota come le emissioni siano distribuite in modo non uniforme nel pianeta e tra Paesi, oltre alla loro evoluzione nel tempo: 35 anni (1970- 2005) di emissioni per area e settore, che comprendono diossido di carbonio (CO2) e gas serra quali metano (CH4), protossido di azoto (N2O), idro-fluoro-carburi (HFC), per-fluoro-carburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6). Per motivi di comparazione, i gas individuali sono stati convertiti nel loro equivalente di CO2. Questa panoramica temporale consente ad esempio di controllare l’andamento di crescita delle emissioni in India e Cina. Inoltre, l’applicazione evidenzia come in alcuni Paesi, la combinazione tra l’alta densità di polazione e le grandi industrie dia luogo a 250 tonnellate all’anno di CO2 per unità d’area (ad esempio nei Paesi Bassi, in Giappone e a Singapore), mentre in aree più estese del globo terrestre, le emissioni totali derivanti dall’attività umana ogni 10 km2 corrispondono a meno di una tonnellata in termini di equivalenti di CO2. L’applicazione è stata presentata durante la Conferenza sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (COP15) a Copenhagen il 17 dicembre 2009.
EDGAR website: http://edgar.jrc.ec.europa.eu Tags: cambio climatico, google earth, emissioni di gas serra Categoria: Energia, Idee, progetti ed eventi
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