“Oggi mia figlia può dire che papà è in Italia a lavorare”

Sveglia, colazione, lavoro, rientro e cena. Una vita “normale”, anche se la residenza di Arian al momento è in via Per Cassano 102, ovvero nella casa circondariale di Busto Arsizio. La sua storia la trovate su Varesenews: da più di due anni sconta una pena nel carcere bustocco, ma ora ha trovato lavoro come addetto alle pulizie in un asilo e nei weekend può uscire in permesso e incontrare la sua famiglia. 
La storia  di Arian si intreccia con quella delle decine di persone che negli anni sono passate da Casa Onesimo, una delle strutture chiave del progetto “Non solo accoglienza…”. Un’esperienza che per Arian ha significato sicuramente molto. «Se non era per Casa Onesimo – racconta – per uno come me sarebbe stato impossibile essere qui adesso».

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