Grigio fumo: è il cielo di novembre su Milano e dintorni. La città ha un’aria cupa come Gotham city, piove a catinelle: e sotto il diluvio, presto arriverò alla stazione di partenza. Rho/fiera: avamposto del progresso, proiettati nel futuro, ma un futuro così futuro che si fa un po’ fatica a inquadrarlo.
Il cuore di Expo 2015 è far west: per una strana coincidenza, un pendolare impenitente passerà per furbo e dovrà litigare come un ladro colto con le mani nel sacco. La stazione di Rho/Fiera è più avanti del futuro, ma i pendolari rimangono a piedi o passano per clandestini.
Stasera, dopo l’ufficio, andrà più o meno così:
«Lei non ha il biglietto…»
«Non è la risposta esatta: io non ho il biglietto perché non l’ho potuto acquistare».
«Lei si deve premunire in anticipo servendosi degli appositi punti vendita»
«Ma la stazione non ha biglietteria…»
«Lei avrebbe potuto acquistarlo al distribuire automatico…»
«No, la stazione non ha distributori automatici».
«Allora doveva acquistare il biglietto al bar»
«No, il bar chiude a mezzogiorno»
«Allora avrebbe dovuto premunirsi in anticipo, usufruendo della biglietteria della sua abituale stazione d’arrivo».
«No, perché la biglietteria della mia stazione abituale, non ha gli stessi orari dei pendolari e funziona soltanto la mattina».
«E le biglietterie automatiche?»
«Anche lì guaste da sempre».
«Avrebbe comunque potuto acquistare i biglietti online»
«No, perché il sito web per la vendita dei biglietti oggi non funziona».
«Allora può fare il biglietto sul treno… ma con il sovrapprezzo previsto dalla legge».
«E se la multa io non la pago?».
… a meno che il capotreno/controllore scelga di rimanere a chiacchierare con il macchinista o con una dolce donzella. Come accade quasi sempre, ma che, c’è la legge del pendolare sfigato che non perdona, ormai è ben più crudele di quella del più noto Murphy: 29 giorni da onesto e mai un ferroviere che se ne accorga. Il 30esimo da portoghese (forzato) e ti beccano a due chilometri dal traguardo.
Poi vi dirò com’è andata…