In dodici ore, tra un ritorno e un’andata, sera tardi e mattina presto, due treni guasti, due soppressi, due coincidenze perse per strada, quattro ore e trenta minuti di viaggio in tutto. Un bollettino di guerra sulla linea Milano-Domodossola. Ed è in quei momenti, ovvero quando il pendolare è sotto stress, che il training autogeno dell’ottimismo non funziona più, lo scudo di positività (come il karma della formica) s’infrange e filtrano soltanto magagne: nel senso che, in balìa di un treno che non va avanti, un pendolare scaricato come un baule da una banchina all’altra, si accorge di un sacco di altre cose che fanno incazzare.
Stamani, su tutte, l’ascella putrefatta di un paio di viaggiatori era da mani in faccia: in nessun caso, e a maggior ragione alle 6,45 del mattino, gli pseudocaproni non dovrebbero essere autorizzati a viaggiare sui treni affollati. I treni fanno schifo ed è cosa nota, ma non ha senso lamentarsi per la scarsa pulizia delle carrozze senza prima una sana dose di sapone abbondantemente utilizzata su se stessi. Sbaglio? Ho sempre diffidato dei movimenti di protesta “codificati”, ma ora mi converto: voglio fondare il movimento dei “saponisti”. Sì sono un saponista, per motivi di sopravvivenza, ovviamente.
La linfa vitale di Milano scorre nelle vene delle linee dei trasporti e io ne sono parte con altre centinaia di migliaia di persone, come globuli rossi che dovrebbero portare ossigeno all’organismo e all’economia della città: l’effetto, però, è quello di un pugno in pancia, per il fetore. Altro che manifesti culturali: il rinnovamento cominciamolo da una sana doccia quotidiana.
Sono con te!
Ogni giorno mi chiedo perchè…perchè il deodorante è illegale???
Chiediamo a gran voce una legge seria: il deodorante obbligatorio, soprattutto per chi prende i mezzi pubblici.