Una pausa Natale più lunga del solito? Su dai sapete come sono i topi, se la prendono comoda… Mai dubitare, comunque: fossi stato un tacchino o un cappone, forse avreste avuto ragione nel temere di non rileggermi più dopo le feste natalizie.
Ormai sono già tre settimane che “pendoleggio” tra la provincia, Milano e Pero. Che aria tira da queste parti? Anno nuovo vita nuova, si direbbe: ma l’andazzo non promette bene.
Da quest’anno, oltre al Diario del topo, alle storie di Nebbia e tanti altri personaggi, ho deciso di condividere con voi un fatto del giorno. Quello di ieri, mi sembra quanto meno curioso, ma forse non sorprendente più di tanto.
Da una notizia Ansa:
Un imprenditore si è intrufolato oggi in un palazzo dove ha sede la Banca Popolare di Milano e da un balcone ha srotolato uno striscione contro la banca.
L’uomo, che è già stato identificato dalla polizia, intervenuta in piazza Meda, è un imprenditore di 45 anni residente in provincia di Pavia e titolare di una ditta di servizi. Intorno alle 10, secondo quanto precisato in Questura, è entrato nell’edificio, è salito al quinto piano e ha srotolato uno striscione riferito alla Bpm che riporta la scritta ”Abusi di potere”.
All’origine del gesto ci sarebbe il mancato rinnovo di un finanziamento. Dopo un colloquio con il direttore dell’istituto di credito si è convinto a scendere, imbragato dai vigili del fuoco, che lo hanno poi consegnato alle forze dell’ordine. La Banca popolare di Milano ha precisato che: «la persona non è né un dipendente né un cliente di Bpm, ma un fornitore che a oggi non ha più rapporti con il nostro istituto».
Insomma, prima di perdere anche un solo centesimo a causa di un disgraziato, era bene prendere subito le distanze: un poveraccio che si lamenta di una banca, cosa inaudita. Meglio una rapina, insomma…