Un libro da treno: Agnes Browne, mamma

Niente morti ammazzati, storie di serial killer o mostri perversi: in treno, per fortuna, ci si può rilassare anche con un buon libro che fa sorridere e che fa riflettere. Fa sorridere, questo splendido romanzo di Brendan O’Carroll, ma in alcune pagine arriva anche a farti spanciare, senza mai sfociare nel volgare delle battute gratuite di certe cabarettiste del momento, così in voga anche in libreria. L’editore Neri Pozza, da qualche anno, sforna romanzi che mi hanno davvero entusiasmato.
Agnes Browne, come vorrei averti conosciuta! Magari in un pub, mentre sorseggiavi una birra o al mercato, impegnata nel vendermi un sacchetto di patate. Oppure mentre ballavi con il tuo mito, Cliff Richard. Viva l’Irlanda proletaria degli anni Sessanta, viva i piccoli eroi che, con le loro vicende quotidiane, insegnano a prendere la vita con dignità: sempre e comunque, anche quando per sbarcare il lunario bisogna fare sacrifici.
Che donna, Agnes Browne! Bella, ma così lontana dai modelli che, a quanto si legge e si vede in tivù, fanno successo e arrapano. Non ha un sedere a disposizione di un miliardario, Agnes Browne, non frequenta festini e non scende a compromessi: i soldi per vivere li guadagna con il sudore della fronte. La sua bellezza è virtù, esteriore e interiore, non uno strumento di guadagno.
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