Perché fotografare
Questa è la prima domanda che dovremmo porci prima di premere il pulsante di scatto. Penso che i fotografi si dividano in vari gruppi, ognuno di questi ha una sua motivazione per scattare, talvolta una necessità (vedi i professionisti che devono mangiare con il loro lavoro)
C’è chi scatta per ricordare. La classica fotografia ricordo. Quella che in ogni caso e in sostanza deve contenere un istante, una sensazione, un’emozione del nostro momento.
Alcuni scattano perché sono bravi e siccome sono “i bravi” pubblicano a destra e a manca le loro fantastiche foto. Spesso lasciano in molti a bocca aperta. Da questi spesso c’è da imparare e molto.
Poi ci sono quelli che vanno a caccia dei “mi piace” nei vari social, e per farlo usano vari metodi, il colore (magari un po’ pompato) la bellezza (magari un po’ nuda o sexy) il magico e sempre amato bianco e nero. Alcuni mostrano il mondo in modo ironico facendoci vedere quello che spesso a noi sfugge.
Un altro gruppo sono quelli del dovere, quelli che devono fare le foto perché il tempo passa mutando luoghi e persone, perché quell’evento va immortalato per poterlo rendere visibile e disponibile a tutti, oggi e domani.
Poi c’è il gruppo di quelli che scattano perché ti fan vedere che c’erano anche loro, che l’anno visto o fatto anche loro, o quelli che “mi faccio un selfie”.
Poi ci sono i professionisti, quelli che scattano ufficialmente, a pagamento. Loro sono quelli che ritraggono la storia mentre si svolge. Ci son quelli che scattano su commissione, quelli che scattano le foto per i cataloghi o la pubblicità, i fotografi da viaggio, e i fotoreporter (una professione non tutta rose e fiori).
E tutti questi fotografi, producono immagini. Foto fantastiche ed eccezionali. Ma spesso, molto spesso, il mondo e la rete sono inondate da immagini che forse era meglio non portare in vita, lasciandole nascoste ai sensori delle nostre fotocamere.
Basta poco per fare una fotografia, basta poco anche per fare una grande fotografia: un soggetto, una buona luce, un contesto corretto, una piacevole composizione. Guardare le foto migliori, studiare i grandi maestri, discutere e fotografare insieme, frequentare un gruppo, un club, questo è il modo migliore per imparare a fotografare.
La nostra speranza, senza troppe pretese, come fotoamatori (amanti della fotografia) è quella, attraverso questa rubrica, di cercare di far crescere in tutti l’amore per la fotografia.
Perché ogni volta che fate click abbiate il potere di far nascere un sogno.