I tanti movimenti in atto nel nord Africa, in Spagna e, timidamente, anche in Italia certamente sono dei segnali, ma come ogni segnale si possono spostare o interpretare a piacimento. Si tratta certamente di segni di vitalità, ma dove vogliano arrivare non lo si è ancora capito… Un istinto di sopravvivenza crea in ogni essere vivente sussulti, che qualcuno intende come vagiti di neonato, qualcun altro come lamenti di morte.
Noi vogliamo credere che comunque si tratti di precursori di novità. Se ancora manca un progetto, c’è almeno il rifiuto di situazioni ormai talmente paralizzate perchè mai allenate nelle loro funzioni vitali. L’immagine che meglio potrebbe rendere l’idea sociale è quella di una protesi che è subentrata all’arto e che è diventata più importante dell’arto stesso.
Da cittadini del mondo che però devono preoccuparsi dell’angolo di mondo in cui sono cresciuti e vivono, proviamo simpatia per chiunque si mette in relazione con altri cittadini e chiede rinnovamento, efficienza, rispetto, legalità… Vorremmo andare anche oltre, invitando tutti ad uno studio accurato dei veri bisogni e delle effettive risorse perchè non si creino, in risposta ad effettive inefficienze, parole di critica senza proposte efficaci.
C’è bisogno che, all’entusiasmo e alle appassionate adunate di giovani, si uniscano anche i leader della cultura, dell’economia, della ricerca che sono stati lasciati in disparte dagli uomini di potere. Mettendo insieme goliardica ironia e proteste rivendicative con le competenze di donne e uomini intelligenti, daremo concreta speranza ai desideri ritrovati.