La Magia artistica della botteghe

E’ stata inaugurata ieri alla galleria AOC F58 di Roma la mostra del fotografo londinese Jonathan Lovekin. Esposte una serie di dodici fotografie di grande formato

Quattro immagini sono state scattate a Pialassa del Pontazzo (Ravenna), una laguna artificiale di acqua salata punteggiata da capanne di pescatori, ognuna di esse dal carattere unico e provvisorio. La location fu utilizzata da Michelangelo Antonioni per Deserto rosso e anche se le ben note immagini industriali si trovano in questo caso alle spalle del fotografo, la loro presenza si percepisce attraverso una sorta di foschia, di sovrannaturale tranquillità.

Le altre immagini ritraggono una realtà industriale più esplicita ma altrettanto datata: si tratta delle botteghe e dei macchinari trovati nel distretto di Yeongdeungpo-gu, nel cuore di Seoul. Mostrano luoghi di lavoro disabitati ma densi di cose; ancora in funzione ma in attesa di essere rimpiazzati da un grattacielo e da un centro commerciale. Le fotografie sono la memoria dell’accumulo di singoli elementi fermati nel tempo e nonostante la densità e il caos della città che li circonda, essi rimangono sospesi e silenziosi come nature morte.

Le ultime quattro immagini, infine, sono state scattate a Londra e a Maardu, una zona industriale vicino a Tallinn (Estonia) dove Lovekin ha registrato paesaggi industriali abbandonati e dimenticati.

Artista Jonathan Lovekin
Titolo Twelve Photographs
Testo David Grandorge
Sede AOCF58, via Flaminia 58 – Roma
Periodo 04-22 aprile 2011
Orario lun-ven. 17.30-19.30

(cs)

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