Sono già oltre 15.000 visitatori della mostra “Toulouse-Lautrec e la Parigi della Belle Epoque”. L’esposizione rimarrà aperta fino all’11 dicembre 2011 presso la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo, vicino a Parma.
La mostra accende i riflettori su un artista molto poco visto sulla scena espositiva italiana, evidenziando l’importanza e l’influenza che le sue celeberrime opere hanno avuto, ad esempio, nel guidare la trasformazione di Picasso da artista accademico a pittore d’avanguardia.
La mostra – che per il grande successo di pubblico resterà aperta anche per l’intero Ponte di Ognissanti, lunedì compreso – sostenuta da Fondazione Cariparma e Cariparma Crédit Agricole, si articola a fianco delle sale della raccolta permanente della Magnani Rocca e si apre con uno spazio in cui alcuni dipinti di figura di Lautrec sono messi a confronto con quadri degli impressionisti Monet, Renoir, oltre a Cézanne, ad evidenziare come l’artista si distingua da questi ultimi per il mancato interesse verso il paesaggio e per una concezione antitetica della luce, dimostrando, invece, una passione assoluta per la figura umana, che dalla luce emerge in un espressionistico scandaglio. Le sale successive, secondo il progetto del curatore Stefano Roffi, testimoniano l’influenza che il “giapponismo” ebbe a livello di tecnica ed inquadratura sui manifesti prodotti dall’artista e che costituiscono il suo più significativo e innovativo esito creativo; a questo scopo, al corpus dei manifesti sono accostate stampe giapponesi fra fine Settecento e inizio Ottocento dei grandi Utamaro, Hokusai, Hiroshige, ai quali l’artista si ispirò. I punti di contatto sono molteplici: stesso linearismo grafico, ma diversa elaborazione e trasposizione dei soggetti nel mondo misterioso dei locali notturni. L’accostamento è anche con gli altri maestri cartellonisti della Parigi di fine Ottocento, grandi nomi quali Bonnard, Chéret, Steinlen, Mucha: un confronto che esalta l’impressionante modernità di Lautrec.
Man mano che si procede, accompagnati dalle canzoni originali delle vedettes parigine dell’epoca quali Yvette Guilbert, Polaire e Aristide Bruant, l’itinerario espositivo chiarisce sempre più come la cartellonistica di Lautrec sia davvero un cardine imprescindibile per la conoscenza di un periodo così sfaccettato come la Belle Epoque, come anche l’audiovisivo all’inizio del percorso espositivo illustra ampiamente.
In mostra scorrono davanti agli occhi del visitatore marcate silhouettes femminili viste da punti inconsueti, figure maschile analizzate con occhio spietato e fortemente caricaturale, spaccati della società decadente nella quale l’artista è profondamente immerso e che egli osserva sempre con ironia: il tutto unito all’uso innovativo di ampie campiture di colori piatti.
Un fascino, questo del mondo di Montmartre, con i suoi lati segreti e torbidi così ben evidenziati da Lautrec, che finì per attrarre anche Picasso il quale, già dall’epoca della sua frequentazione dei cenacoli avanguardistici di Barcellona, ammirava le opere dell’artista francese.
Parallelamente alla cartellonistica si sviluppa anche il percorso relativo agli altri lavori grafici: litografie, schizzi, disegni dal segno nervoso, a penna, a inchiostro, a matita nera che finiscono ancora una volta per indagare in modo privilegiato il mondo dello spettacolo, sempre osservato sotto la lente d’ingrandimento della satira, e che rivelano una spiccatissima qualità tecnica ed espressiva.
A corredo dell’esposizione il ricco catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta, a cura di Stefano Roffi, con saggi di Arturo Carlo Quintavalle, Ada Masoero, Mauro Carrera e del curatore.
TOULOUSE-LAUTREC e la Parigi della Belle Epoque
Mostra e Catalogo a cura di Stefano Roffi.
Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta con saggi di Arturo Carlo Quintavalle, Ada Masoero, Mauro Carrera, Stefano Roffi.
Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Aperta fino all’ 11 dicembre 2011.
Aperto anche tutti i festivi.
Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) –
sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Lunedì chiuso, aperto lunedì 31 ottobre dalle ore 10 alle 19.