Arte e cucina. Un binomio che spesso si fonde e si contamina. Proprio su questo argomento ho avuto modo di parlare con uno che di cucina ne capisce molto, ovvero il cuoco pop per eccellenza Davide Oldani. Con lui ho fatto una lunga chiacchierata che sarà oggetto di un articolo del prossimo numero di Hestetika. Per il momento vi voglio segnalare una mostra alla quale Oldani parteciperà.
L’evento si chiama “VANNI CUOGHI vs DAVIDE OLDANI. VENDETTA! Un piatto che si gusta freddo” e si svolgerà dal 13 aprile alla Galleria Bianconi di via Lecco 20, Milano.
Questo il comunicato:
Il 12 aprile la Galleria Bianconi inaugura l’evento Fuori Salone “VANNI CUOGHI vs DAVIDE OLDANI. VENDETTA! Un piatto che si gusta freddo”, happening fra arte, design e food a cura di Igor Zanti in cui l’artista Vanni Cuoghi, esponente “dell’attitudine” Newbrow, e il “cuoco” Davide Oldani, ideatore della “cucina pop”, si incontrano per imbandire una metaforica ultima cena per dodici commensali in cui la pietanza principale è la vendetta.
Il segno incisivo ed elegante di Vanni Cuoghi crea dodici ironiche “contro-vendette” sulle tese di altrettanti grandi piatti unici, anche nel design. Le opere di questo progetto esclusivo per la Galleria Bianconi, realizzate dalla nota Ceramica Gatti di Faenza, sono infatti ispirate ai grandi piatti da parata compendiari del cinquecento faentino, attualizzati nella forma dal famoso “land”, piano inclinato del piatto da brodo disegnato da Davide Oldani per il suo modo di interpretare il galateo.
Ogni piatto cita, capovolgendo i ruoli, vari momenti della mitologia del costume e della storia umana, avanti e dopo Cristo, da Arianna e il Minotuaro contro Teseo fino ad arrivare al Papa contro Cattelan, per dare solo un assaggio dei soggetti dipinti da Vanni Cuoghi.Nella serata del 12 aprile, le opere di Cuoghi si trasformano con l’intervento di Davide Oldani, protagonista di un’operazione di duchampiana memoria in cui le materie prime delle sue celebri ricette diventano elemento scultoreo, sospese sapientemente in una “teca” di gelatina di brodo all’interno di ciascun piatto. Tra queste si potrà scoprire anche la personale vendetta nel percorso di Davide Oldani: il riso giallo oro e zafferano stabilizzato, in un’azione che per la prima volta decostruisce e al tempo stesso storicizza la celebre ricetta del maestro Gualtiero Marchesi.Gli ingredienti di Oldani creano così un rapporto intellettual–emotivo con il disegno pittorico di Cuoghi, in un alchemico processo d’ibridazione dei linguaggi contemporanei.Attraverso un percorso studiato dall’architetto Thomas Pilati – di cui si ricordano le collaborazioni per l’exhibit design con la Fondation Cartier di Parigi, con Manifesta 7 e con l’istituto Italiano di cultura di New Delhi – lo spettatore sarà invitato a perdersi fra le vendette in un labirinto che lo condurrà, come un invisibile filo d’Arianna, ad assaporare idealmente la vendetta impossibile!I dodici pezzi unici, ideati e dipinti in esclusiva da Vanni Cuoghi per il progetto, resteranno in mostra fino al 18 aprile.
A cura di Igor Zanti
Progetto di allestimento: Thomas Pilati
Le dodici vendette in mostraa.C.: Arianna e il Minotauro vs Teseo; Remo vs Romolo; Atteone vs Diana; Polifemo vs Ulisse; Medusa vs Perseo; Abele vs Caino
d.C.: Maria Antonietta vs Robespierre; S.Sebastiano vs gli arcieri; Drago vs S.Giorgio; le amanti vs Casanova; Carlo vs la Regina; il Papa vs Cattelan
(Marco De Crescnzo)