A Palazzo Reale i 150 anni dell’Unità d’Italia

In tema di celebrazioni per i 150anni dell’Unità d’Italia vi segnaliamo la mostra che aprirà domani, 20 marzo a Palazzo Reale di Milano, “GIOVANI RIBELLI DEL ’48. Memorie del risorgimento Lombardo”

Ecco il comunicato stampa di Lombardia Notizie sulla conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi per promuovere gli eventi celebrativi.

“Dall’Alpe a Sicilia / Dovunque è Legnano”. Ha scelto un verso dell’inno di Mameli il presidente della Regione Roberto Formigoni, per iniziare a Palazzo Pirelli la presentazione di ‘150° Lombardia’, le iniziative promosse dalla Regione, in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia. “Basta questo verso – ha spiegato Formigoni – per intuire quanta Lombardia c’è nel Risorgimento. Secondo Mameli, infatti, dalle Alpi alla Sicilia, in ogni città del Bel Paese c’è un po’ di quello spirito per cui nella battaglia di Legnano del 1176 i Comuni lombardi sconfissero l’imperatore Barbarossa”.
Il progetto ‘150° Lombardia’ si articola in questi filoni, come è stato spiegato oggi nella conferenza stampa che ha visto la partecipazione, insieme al presidente Formigoni, dell’assessore alla Cultura Massimo Buscemi, della vicepresidente della Camera di Commercio di Milano Diana Bracco e di Elena Fontanella (curatrice della mostra ‘Gioventù ribelle del ’48’): la mostra ‘I Giovani Ribelli del ’48. Memorie del Risorgimento Lombardo’ (che verrà inaugurata domenica 20 marzo a Palazzo Reale); il portale www.lombardia150.it, realizzato in collaborazione con le Province e l’Ufficio Scolastico regionale, per dare spazio a tutte le iniziative a carattere celebrativo del territorio e delle scuole; il volume ‘Lombardia – I luoghi del Risorgimento’; il restauro e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale risorgimentale in Lombardia, legato alla legge approvata il 2 marzo scorso.

Dopo aver ricordato l’apporto che le città lombarde hanno dato alle Guerre d’Indipendenza e la generosità della Lombardia di fronte alla chiamata alle armi (434 i garibaldini provenienti dalla nostra regione, di cui 178 dalla sola città di Bergamo), Formigoni si è detto “orgoglioso del contributo della Lombardia all’unità d’Italia”, sottolineando che “la nuova forma di questa unità oggi è il federalismo”. “Dallo stato centralista – ha aggiunto il presidente – si passi allo stato federalista.
La forma federalista fu una delle ipotesi in campo 150 anni fa, ma fu abbandonata. Venne scelto il centralismo napoleonico, a scapito del progetto di Cattaneo. Il modello centralista ha fatto il suo tempo e deve lasciare spazio al federalismo come nuova forma dell’unità del Paese”. “Ci siamo messi al lavoro dal maggio dell’anno scorso su questo progetto – ha aggiunto Buscemi – inserendoci in un contesto in cui già operavano da tempo altre Regioni, come il Piemonte. In soli 6 mesi, grazie agli importanti contributi dei vari partner e degli sponsor, siamo riusciti a portare avanti tutto questo”.Buscemi ha poi chiarito come “saranno sette le mostre legate al Risorgimento che si faranno in Lombardia. La prima verrà inaugurata a Palazzo Reale di Milano il 20 febbraio e poi ne seguiranno altre 6 nelle province in cui si sono svolte le Guerre di Indipendenza. In tutto saranno coinvolti una ventina di Comuni”. “Si tratta di un impegno – ha proseguito Buscemi – che tiene conto del territorio molto vasto della Lombardia in cui si sono svolte le guerre e di tutti i Lombardi che hanno dato chi la vita, chi contributi intellettuali, strategici e finanziari per questa impresa”.

“Con la nostra legge sull’Unità d’Italia – ha concluso Buscemi – mettiamo a disposizione un fondo di oltre un milione di euro per iniziare un percorso di restauri conservativi delle opere e dei monumenti artistici che, nelle diverse province, simboleggiano l’Unità d’Italia. Il nostro obiettivo è anche di tipo educativo; infatti questa serie di manifestazioni coinvolgerà anche i ragazzi. “La Camera di Commercio – ha sottolineato Diana Bracco – ha un archivio storico molto ampio, che merita di essere visitato e promosso.
In esso ci sono alcuni documenti che abbiamo utilizzato per la mostra. Il più tipico e particolare è quello che testimonia che, all’epoca, la Camera di Commercio, senza dirlo, pagò le armi all’esercito che poi andrà a liberare l’Italia”.

Per maggiori informazioni sulle manifestazioni:
www.lombardia150.it
www.comune.milano.it/palazzoreale/

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