La monnezza di Napoli

Napoli è di nuovo assediata dalla spazzatura. In realtà il problema non è mai stato completamente risolto. Durante il mio viaggio in vespa ad agosto non ho avuto tempo di scriverne, e mi dispiace molto.
Ricordo bene il disagio che ho provato entrando in Campania. Spazzatura ovunque. Un sensazione davvero brutta proprio a due passi da Terzigno, dove sta scoppiando una rivolta.
Allora, come ora, mi chiedo cosa abbiano fatto le istituzioni negli ultimi 20 anni. È del tutto evidente che la situazione dei rifiuti è una sconfitta per tutti. Per i cittadini, la cui comunità non è capace di incidere su nulla, per le amministrazioni, per la politica. Fare propaganda è un attimo, gestire i problemi un po’ meno.
Destra e sinistra non significano più nulla in questa situazione. Napoli è governata dal centrosinistra da 35 anni. L’emergenza rifiuti si lega a quella della criminalità, ma anche a quella culturale. Temi che non si affrontano solo con il concorso della propria parte politica, ma che richiedono lo sforzo di tutti quelli che vogliono risolvere i problemi. Per questo andavano pensati governi di unità coinvolgendo anche gli avversari politici. Non è stato fatto, forse non è stato voluto. Peccato perché qui non si tratta di una partita qualsiasi, e  non ne va del risultato di Napoli – Roma, perché non si sta giocando a calcio.
Esempi virtuosi ne esistono e tanti. Non si tratta di Nord e Sud. Basterebbe guardare cosa era stato capace di fare Angelo Vassallo ad Acciaroli nel Cilento. Certo lì vivono duemila persone, dirà qualcuno. È il metodo però che conta. Infatti, Vassallo non lo hanno voluto in regione (e questa fu la scelta dell politica) e poi, altri, lo hanno  ammazzato (criminali, non certo politici).