Dalla prefazione di Concita De Gregorio del libro del viaggio, Al mare in Vespa.
“È stato un viaggio straordinario.
Venticinque anni dopo un altro viaggio altrettan- to straordinario, quello di Michele Serra, in un paese completamente diverso da allora.
Con Marco ci siamo incontrati casualmente, come si fanno tutti gli incontri più belli. Mi ha subito presentato il progetto di questa avventura dicen- do semplicemente: «Vorrei prendere la Vespa e girare tutta l’Italia in un mese».
«Non ce la fai, muori». Gli ho risposto io.
Abbiamo fatto una discussione accorata, progettando tutto, credendoci. Abbiamo capito che era un sogno meraviglioso, assolutamente da realizzare.
Marco è una fonte di energia ininterrotta e guardandomi negli occhi mi ha definitivamente colpita con una frase: «si può fare benissimo».
Quando qualcuno ti dice questo, cosa che oggi accade di rado, capisci che è vero, che tutto si può fare. Serve la passione, la voglia di raccontare e, quello che in questo paese non c’è più, la voglia di ascoltare. Marco aveva tutto questo, e abbiamo realizzato il sogno.
Il mondo non è quello che mostra la televisione oggi, il mondo è quello che ha mostrato questo viaggio.
Ne è emerso che l’Italia è un paese migliore di chi lo rappresenta. È comunque un paese dove io vorrei continuare a vivere perché è straordinariamente bello da essere commovente. Quando siamo stanchi, disillusi, basta pensare che un altro posto così, nel mondo, non c’è. Non è solo una questione di bellezza del paesaggio, è una questione di persone, di volti. Io vorrei quindi continuare a vivere in questo luogo e vorrei che anche i miei figli vivesse- ro qui. Vorrei che questo paese fosse governato, non in senso politico, ma in senso tecnico, pratico, sociale, dalle migliaia di persone di grandissima qualità, talento e dote che noi non conosciamo, che non emergono perché non si vedono in televisione”.
Concita De Gregorio
Stimo molto il direttore de l’ Unità anche se non sempre condivido quello che scrive o dice. E’ una tosta, non ‘fronzolata’, come mi piace sostenere. Per questo l’ apprezzamento per il tour di Marco ha un valore speciale perchè valorizza una bella storia di giornalismo e, nel contempo, di autentica umanità.
E’ stato un piacere leggere gli articoli di Marco durante il suo tour in Vespa: un tuffo nel passato , con quel richiamo esplicito a Michele Serra che mi aveva conquistato 25 anni fa; un bel modo di raccontare l’Italia attraverso i suoi paesaggi e i personaggi che gli danno vita, e poi un colpo al cuore con l’intervista ad Angelo Vassallo solo pochi giorni prima che venisse freddato dall’antistato che lui combatteva, armato solo della forza della democrazia. Sarà un piacere rivivere quei giorni attraverso il libro.
Complimenti davvero, Marco. Tradurre belle idee in fatti concreti non è per niente facile. Tu ci sei riuscito anche questa volta. E complimenti anche per le modalità con cui hai scelto di pubblicare, ti chiederò presto di darmi qualche dritta in merito.