Giorgio Bettinelli è scomparso un anno fa. Ha scritto quattro libri, tutti per la Feltrinelli. Il suo stile di viaggio, la sua scrittura hanno fatto sognare tantissime persone.
Questi i suoi lavori.
In vespa. Da Roma a Saigon
Durante un soggiorno in Indonesia Giorgio Bettinelli riceve in regalo una vecchia Vespa. Fino ad allora non aveva mai guidato un veicolo a due ruote. Dopo il suo “apprendistato scooteristico” attraverso l’Indonesia, decide di tornare in Italia per intraprendere un viaggio da Roma a Saigon, con la sua ormai inseparabile Vespa. Percorre 24000 chilometri, attraverso 10 paesi. Ciascun capitolo del libro è ambientato in una delle diverse nazioni e narra di strade in pessime condizioni, di paesi “difficili” o tormentati da conflitti e guerriglie interne, ma anche di momenti di sfrenata libertà, di paesaggi indimenticabili e incontri con le persone più svariate, sullo sfondo di un’Asia misera e opulenta, tragica ed esilarante.
Brum Brum. 254.000 chilometri in vespa
Fra il 1994 e il 1995, Giorgio Bettinelli inizia il suo viaggio dall’Alaska alla Terra del Fuoco e fra il 1995 e il 1996 attraversa in Vespa i 52.000 chilometri che separano Melbourne da Città del Capo. Dopo le mille vicende e gli incontri della prima tappa, Bettinelli si avventura in un viaggio durato oltre tre anni che dal Cile lo porta alla Tasmania, attraverso Americhe, Siberia, Europa e Africa.
Rapsody in black
20.000 chilometri in Vespa, sei mesi e mezzo all’interno di un viaggio di 144.000 chilometri e tre anni e otto mesi dal Cile alla Tasmania: un viaggio attraverso Angola, Namibia, Botswana, Sudafrica, Lesotho, Swaziland, Mozambico, Zimbabwe, Malawi, Tanzania, Kenya, Etiopia e Gibuti, per completare il periplo, iniziato in Marocco, di un continente dove l’ingiustizia, la vulnerabilità e la tragedia sono elevate all’ennesima potenza, una Babele dove ragazzini dodicenni addestrati dai guerriglieri hanno già ucciso e bevuto il sangue dei nemici; dove la corruzione e la disonestà sono virtù per sopravvivere.
In Cina in Vespa
Dopo quattro lunghi viaggi in Vespa attraverso 134 paesi, dopo più di 250.000 chilometri in sella alle sue due ruote, nel 2004 Giorgio Bettinelli decide di iniziare una nuova vita in Cina. Compra una casa sulla riva sinistra del Mekong, si sposa. Sembra l’avvio di una stagione della vita più sedentaria, o almeno più tranquilla. E invece il demone del movimento è di nuovo in agguato. Il quinto viaggio comincia nel maggio del 2006. Questa volta è un viaggio in un paese solo, ma toccherà tutte le trentatré realtà geografiche che compongono l’immenso mosaico cinese: un All China Tour su due ruote in cui con ironia, con affabilità, con annotazioni puntuali, Bettinelli fa immergere il lettore nel grande punto interrogativo rappresentato dalla Cina di oggi. Dai minuscoli villaggi di provincia agli immensi cantieri cittadini, dalle strade sconnesse ai modernissimi snodi autostradali, dai deserti sconfinati agli shopping malls all’occidentale. Sono diciotto mesi, 39.000 chilometri, per incontrare nuovi ricchi e contadini, burocrati e donne bellissime, vecchi e giovani, per sentire qualcosa degli infiniti sapori e colori, suoni e silenzi che cadenzano la vita di tutti i giorni nei territori dell’antico Impero Celeste. Per conoscere cosa c’è davvero dentro il nuovo miracolo cinese.