“Quello che mi sconvolge di più è che non ci si vergogna più”. Potrebbe chiudersi qui, con questa affermazione dura, diretta, quasi senza speranza, l’incontro a Capalbio libri con Sergio Rizzo, Domenico Arcuri, Marco Follini e Roberto Napoletano. Presentati e moderati da Pino Buongiorno, direttore della rassegna, la presentazione del libro del giornalista del Corriere sulla cricca è stata l’occasione per discutere di dove sta andando il Paese.
Lucida e disarmante l’analisi di Marco Follini per ciò che riguarda la politica. “Oggi siamo un paese senza ricambio, fermo. È una piramide con i vertici altissimi e una base piccola. Non valorizziamo più le intelligenze”.
Altrettanto forte Roberto Napoletano, direttore del Messaggero. “C’è un corto circuito civile molto complicato e Berlusconi ha responsabilità grandissime, ma c’è un comune sentire in tutto il paese e anche il centrosinistra non fu capace di risolvere la questione del conflitto di interesse. Il problema è che questo «tengo famiglia» è diventato pericoloso”.
Domenico Arcuri, uno dei manager pubblici più giovani e stimati, ha raccontato come mai l’Italia non attrae più investimenti. “Abbiamo una burocrazia che blocca tutto. Dove ci vogliono mesi, da noi servono anni e con continui veti e costi folli”.
La piazzetta era strapiena di gente con una partecipazione davvero forte.
Il programma di Capalbio libri prevede incontri tutte le sere fino al 14 agosto.
Il libro
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