La cipolla rossa è un simbolo per l’intera zona, e tanto per cambiare, i vari paesi litigano per chi ha il prodotto più autentico. Appena si lascia la Tirrena, iniziano i baracchini pieni di cipolle rosse. Queste vengono legate e intrecciate diventando così anche un elemento decorativo. Per le stradine di Tropea si contendono il primato con i mazzi di peperoncino rosso.
E a proposito di peperoncino sono scoppiato a ridere pensando alla fatica che fanno gli esperti di marketing, quando bastano due frasi giuste, come quelle della pizzeria dove stavo mangiando.
«Ao’, Giusè, hai sentito che er pupone gl’ha dato qui a Tropea la prima vorta? Chissà se era nella stessa spiaggia nostra?»
«Ma chi t’ha detto sta stronzata?» gli risponde lui con la gentilezza tipica degli anglosassoni.
«Te pare che non me devi sempre risponne così. Io te dico na cosa interessante e tu me tratti come na scema. L’ho sentito alla radio. L’ha confessato lui. L’ha fatto co na tale Simona. Figurete che c’aveva 12 anni, ma nun c’ha capito n’cazzo». «E che te devi aspettà da sto burino».
Il centro storico di Tropea è un piccolo gioiello caratterizzato per i prodotti tipici. I due, e non solo loro, staranno ancora cercando la spiaggia dove Totti avrebbe fatto sesso per la prima volta. Per le cipolle c’è tempo.
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