Sto scrivendo la tappa che mi ha portato a Vieste. Ieri i ragazzi delle “fabbriche di Nichi” erano tutti eccitati perché Vendola era a un passo dal superare Berlusconi per numero di fans su Facebook. Era dietro solo di un centinaio di persone. Così stamattina ho tenuto d’occhio i due contendenti e alle 10.23 c’è stato il sorpasso.
Vendola ha 227.091 fans e Berlusconi 227.090. Ma non deve ingannare questo risultato perché il premier perde pezzi ogni giorno e il governatore pugliese ne guadagna oltre mille.
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Mi ripeto caro Marco. La cosa che mi infastidisce nel mio partito (non tutti la pensano così per la verità) è l’atteggiamento assunto da molti nei confronti di Vendola. Un mezzo nemico. Assurdo. La mia formazione politica è lontana, come sai, dalla sua, come storia e percorso. Non condivido tutte le sue idee. Due aspetti della sua ‘politica’ mi sembrano però interessanti. La prima sono la lettura e narrazione (come oggi si usa dire) della società, acuta, profonda, mai banale. La seconda la capacità di comunicare in modo schietto, diretto, forte ed appassionato; in una parola sola è ‘coinvolgente’. In aggiunta, mi pare di aver verificato, che raccoglie un vasto consenso trasversale (i fatti sono questi). Se non avesse avuto questa forza i primi a ‘massacrarlo’, per fare un esempio credo significativo, sarebbero stati i ‘media amici’ quando, poco tempo fa, alcuni esponenti della sua Giunta vennero indagati. L’ ha ‘svangata’ e non dico sia giusto. Sentenziano sicuri i miei: “se fosse capitato a ‘uno dei nostri’ i giornali ed il popolo di sinistra ci avrebbero messi alla gogna”. Vero, ma finiamola con i piagnistei. Si chiedano, invece, come mai. ‘Aria fritta’, insistono. Che frigge però, aggiungo io.