Novecento e passa chilometri. Tante di quelle emozioni…
Bellissima, interessante, affascinante. Emozioni politiche, professionali, ma soprattutto personali, là dove sapevo sarebbero arrivate, ma non con questa intensità. Ho indugiato a lungo a Vieste, come non volessi partire più. Legavo tutto al fatto che mi dispiaceva lasciare la Puglia. In verità era il passaggio tra Peschici e Rodi a preoccuparmi. Ha scatenato nostalgia, malinconia, ricordi fortissimi. Familiari, ma anche molto personali. Il più tenero, la mia primogenita Sara che a Calenella aveva due anni e guardando un pezzo di scogliera mi prendeva per mano e mi voleva portare alla “muntagna”. Un incanto… e il tempo scorre e va.
Arrivederci Puglia e grazie per tutto.
Il libro
Hanno seguito il viaggio
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Toccante ed intimamente nostalgico caro Marco. Ma ricorda: ‘tempus fugit, il cuore no’.