Molte volte le immagini sono più espressive di mille parole, ma vedere con i propri occhi quel muro mi ha ricordato il 1989, quando a picconate si distruggeva “the wall” a Berlino. Le motivazioni saranno anche diverse ma l’impatto è stato forte. La barriera di separazione tra Stati Uniti d’America e Messico, detta anche muro messicano o muro di Tijuana, è una barriera di sicurezza costruita dagli USA lungo la frontiera. I messicani la chiamano Muro della vergogna proprio perché il suo obiettivo è quello di impedire agli immigranti illegali, in particolar modo messicani e centroamericani, di oltrepassare il confine statunitense.
La vigilanza e’ massima. Sul muro sono presenti, in modo progressivo, dei numeri usati per identificare esattamente dove il clandestino sta cercando di entrare. Ci sono due modi per oltrepassare, legalmente, il confine: uno in auto, passando i controlli della dogana, e l’ altro a piedi lungo un ponte, come si vede dalla foto. A volte penso che non si comprenda mai abbastanza dagli errori del passato, e questo ne è una dimostrazione.