All’indomani di una sconfitta pesante (ancora più sentita perchè interrompe bruscamente una serie di meritate soddisfazioni) ci piace trovare un “pensiero positivo”, proseguendo le nostre interviste a bordo campo, con uno dei Consorziati di Varese nel Cuore: Fabrizio Bossi, classe 1950, titolare della Bossi Immobiliare, storica azienda familiare nata nel 1885 che opera nel campo della mediazione immobiliare di prestigio a Varese e Provincia. Una scelta non casuale la nostra, perchè “il” Bossi è uno che sa “dirla con il cuore”, come dimostra anche nella sua avventura da appassionato editorialista per la rivista Living.
Raccontaci la tua esperienza nel mondo della Pallacanestro. “Devo essere sincero: sono stato una grande tifoso della Ignis poi, però, ho abbandonato il mondo della Pallacanestro, escludendo una piccola parentesi con i Roosters. Quando un amico mi ha segnalato l’idea del Consorzio Varese nel Cuore, non sapevo nulla: nemmeno i nomi dei giocatori 🙂 !”
...e allora perchè hai aderito al Consorzio? “L’ho visto immediatamente come qualcosa da fare per la mia Città, per valorizzarla. Personalmente, identifico la Pallacanestro Varese con la Città e vivo questa esperienza come un piacere, ma anche come un dovere: in questo senso è una questione di cuore. Poi, ovviamente, mi sono riappassionato allo sport in se’. Quest’idea deve entrare anche nel cuore dei giocatori: non hanno alle spalle uno sponsor classico, ma persone che credono in loro. Non è più una questione di visibilità e ritorni economici. Io sono nel Consorzio, come Fabrizio Bossi: un varesino!”
Un messaggio per i giocatori. E per le altre imprese del territorio? “Io mi ritengo un piccolo… Altri più importanti dovrebbero partecipare e sentirsi coinvolti nella valorizzazione del nostro patrimonio. Del resto che l’esperienza sia buona lo dimostra il fatto che stiano iniziando a copiarcela!“.
Parlaci di te. Che tifoso sei? “Beh, oltre a seguire il basket, sono un interista sfegatato e golfista ormai da anni.”
Il giocatore “preferito” di questa Cimberio? “Slay, mi piace molto. Ho una passione per i registi: da Aldo Ossola a Pozzecco. I miei preferiti”.
Piena libertà: cosa vorresti dire alla squadra o a Recalcati all’indomani di un’ingloriosa batosta? “Ti rispondo da interista: essere interisti fortifica… 😉 Vincere troppo può far perdere il contatto con la realtà: la sconfitta fa parte della vita e può essere uno sprone per riflettere e capire che la strada è ancora lunga. Inutile abbattersi. Per un allenatore, la sconfitta evidenzia i punti di debolezza: Recalcati è eccezionale e saprà sicuramente trarne vantaggio!”
Lo pensiamo anche noi!
una vera batosta e’ vero puo’ fare solo ke bene e la controprova secondo me ci sara’ con una vittoria sofferta contro bologna e azzardo un 85 a 82.forza ragazzi!
ci risentiamo lunedì per vedere se ci hai beccato con l’azzardo 😉