Archivi tag: Cionfrini

Il primo passo

Più sani per cambiare il pianeta, fare attività fisica per diventare più sostenibili. Da dove comincio? Mi sento una pesante responsabilità, se ce la faccio io, ce la possono fare tutti, e il mio caso potrebbe essere di esempio a migliaia di diversamente sportivi. Coraggio! Ispirato dal bell’articolo di Davide Cionfrini sull’ultimo numero di Focus, decido che il forte di Orino, panoramico baluardo della città di Varese ad un’ipotetica invasione Austro-ungarica dai confini elvetici, costituirà uno degli obiettivi principali del mio programma “proviamo a cambiare stile di vita”. Articolo Orino Cionfrini Focus Una sana attività fisica dovrebbe, secondo il comune sentire sostenìbile, condurre a maggior consapevolezza del proprio benessere fisico e di conseguenza ad un diverso modello di consumo. Dice Massimo Cirri, nota voce di Radio2 nella fortunata trasmissione Caterpillar“Questa crisi può essere l’ocasione giusta per cambiare il proprio stile di vita. In meglio”.  Ci voglio credere.

Anche in azienda quello di uno stile di vita attivo è molto in voga: “io sono un runner” mi ha dichiarato, perentorio e al primo abboccamento il mio nuovo capo. Fantozzianamente sentivo l’irrefrenabile tentazione di rispondergli “anch’io”. Non ce l’ho fatta. Molti nella top leadership aziendale vantano tempi kenyoti sulla mezza, singola e doppia maratona, e non è infrequente avvistarli nelle loro splendenti e aderenti armature fluorescenti prima dell’alba sulle strade della nostra provincia, bardati di sofisticate apparecchiature elettroniche. E neppure è infrequente vederli correre fianco a fianco con operai della linea, o semplici impiegati. Qui conta solo il fiato e la preparazione. la sezione podistica del CRAL aziendale vanta in effetti una lunga tradizione. Che sia anche un modo di azzerare le distanze gerarchiche, promuovendo inoltre una coesione sociale davvero democratica perché questo sport è alla portata di tutti? Ci ritorneremo. Comunque sono bellissimi, ahimé irraggiungibili. Per noti e pregressi motivi fisici, è escluso per me qualsiasi tipo di corsa podistica. Per il momento decido di optare per delle semplici passeggiate, meno trendy ma più accessibili, specie per un improvvisato neofita come me, senza adeguata preparazione né monitoraggio medico. Ogni cosa a suo tempo.

Preso dall’entusiasmo, decido seduta stante di acquistare tutto l’equipaggiamento adatto al mio folle piano: un bel paio di pedule, o scarponcini da passeggio. Mi reco quindi in un negozio di articoli sportivi, la cui vetrina è un tripudio di scarpe tecniche nei colori più sgargianti. Il commesso, con aria di commiserazione e sospetto, mi spiega che hanno tutto per il running, il calcio e il calcetto, ma di pedule non ha proprio mai sentito parlare. Senza perdermi d’animo attraverso metà provincia per raggiungere una megastore dell’abbigliamento sportivo. Appena entrato mi accorgo subito che mi sono infilato in un altro tempio del running; scarpini colorati a perdita d’occhio, tutine aderenti fluorescenti, GPS contapassi/misura-falcata/battito cardiaco/analisi-della-corsa-in-tempo-reale che neanche ai box della ferrari… Batto in ritirata, ma non mi do per vinto. ScaponciniDecido di smettere di inquinare la provincia con le emissioni del mio mezzo, e mi affido alla rete. Vittoria! Dopo poco, “acquisto con 1 click”, uno splendido paio di scarponcini di nota marca paninara, mi si conceda l’amarcord, concepiti per la camminata simplex. Consegna mercoledì.  Per adesso il forte di Orino rimane inespugnato, comincerò tra qualche giorno la mia salutare trasformazione. Non vedo l’ora, ma sono sfinito e ancora non ho fatto un passo! La via della sostenibilità individuale potrebbe essere più ardua di quel che m’immaginavo, ma vado avanti. Mi organizzerò meglio. Vi terrò informati, non perdete d’occhio questo spazio.