La bellezza nel ritratto

I motivi che spingono un’amante della fotografia a cimentarsi nel ritratto possono essere molti, tra questi la ricerca della bellezza è certamente il più importante.

Definire univocamente la bellezza è impossibile, poiché questa pervade il genere umano e si manifesta nelle più diverse maniere: l’espressività dello sguardo, la corporeità del soggetto, la comunicativa delle vesti, l’estetica della posa. La maggior parte di voi staranno pensando ad un bel soggetto (uomo o donna) con un bel vestito in una posa allegra od elegante e con un bel sorriso, perché spesso, l’immensa mole di immagini commerciali e di vita quotidiana che invade la rete e le riviste, è di questo tipo.

Invece no, il ritratto non è questo, bensì la ricerca della bellezza nel soggetto.

Una posa austera ed una espressione severa, con uno stile composto e lieve della posa possono essere bellezza allo stato puro, la rabbia, la paura, il pianto, possono contenere e rappresentare la bellezza tanto quanto i relativi contrari: nessuno ha una nobiltà superiore all’altro. Tutto questo è possibile grazie alle tre componenti che caratterizzano il ritratto:

11268968_10206457497777819_8983528314865556441_o

il soggetto (con la sua natura o capacità)

la luce che permette di descrivere quella bellezza che solo

il fotografo è in grado di vedere, sentire ed esprimere sfruttando la luce ed interagendo col soggetto, oppure cogliendolo nell’attimo “giusto” nel caso si tratti di un ritratto non posato.11406314_10206736459151679_8998084899385602470_o

Questa bellezza è del tutto personale e soggettiva.

La conseguenza più importante è che ci sono infinite combinazioni di luce, soggetto e posa in funzione dell’idea di bellezza che possiede il fotografo. Una persona anziana ripresa con un’opportuna luce in un ambiente familiare con impostazioni di ripresa e sviluppo post scatto di un certo tipo può portare ad un risultato fotograficamente interessante tanto quanto l’eleganza di uno scatto di alta moda, la dolcezza di un bambino, la stranezza di un passante per strada, un animale amico e così via. La sfida  nel ritratto è proprio questa: riuscire a narrare la bellezza, raccontarla al mondo attraverso la luce con un angolo di ripresa efficace sfruttando una messa a fuoco selettiva, oppure un’ampia profondità di campo, un taglio naturale oppure ardito e netto…il modo con cui vincere la suddetta sfida non è categorizzabile poiché le possibilità come detto sono molteplici, una cosa è certa: quando il fotografo o fotoamatore ci riesce  per quanto piccola o grande che sia si tratta sempre di magia.

Quando il fotografo ha la fortuna di conoscere il soggetto ha maggiori possibilità di compiere questa piccola magia, poiché può dar vita ad uno scatto che sia rappresentativo del soggetto, che ne sveli la natura e la bellezza che lo stesso percepisce.11247800_10206736454431561_5284988830190062537_o

Un bel ritratto riempie il cuore: d’amore, di rabbia, di stupore, di repulsione. In ogni caso la bellezza, se c’è, lo scalda.1483330_10202529061689372_834114306_n

Gianmarco Calella

www.lafocale.eu

 

Una bella fotografia?

UNA BELLA FOTOGRAFIA?20150802_095706

Alla frequente domanda: “Per fare una foto gradevole cosa  è indispensabile?”
Un’attrezzatura di buon livello? Assolutamente no. È vero che può aiutare, ma è tutt’altro che indispensabile.
Fare un corso di fotografia? Questo aiuta e molto, ma non è indispensabile.

Mi compro un libro onnicomprensivo di tecnica ed estetica e me lo studio a memoria? Un buon libro è sempre fonte di informazione,ma non sempre comprenderlo è alla portata di tutti; può essere spesso una grande fonte di ispirazione. Ma anche di questo si può fare a meno.

Mi iscrivo a un fotoclub? Questa soluzione è la più completa. Un buon fotoclub fa fare passi da gigante. Si trova tutto o quasi quello che serve per fare fotografia, visione immagini, discussioni, pratica,confronti, consigli ed esperienza. Ma anche questa non è una condizione necessaria.

Le possibilità sopra riportate sono importanti e le consiglio tutte perchè sono complementari e curano la maggior parte degli aspetti, ma se volessimo sintetizzare al massimo, per chi comincia e non aspira a tutto questo servono pochi accorgimenti per ottenere una foto piacevole allo sguardo di quasi tutte le persone.

1) Avvicinarsi.
Spesso siamo portati a fare una foto e poi via, sopratutto da lontano. Ma se ci avviciniamo, se facciamo una seconda e una terza foto da un altro punto di vista scopriremo un mondo nuovo.

DSC_0072
2) Eliminare gli elementi di disturbo
Controlliamo bene cosa inquadriamo, cosa c’è dentro la nostra immagine. Spesso ci sfuggono degli elementi che non hanno nulla a che fare con il nostro soggetto, cestini, pezzi di carta, gru o antenne. Riempiamo il fotogramma controllando i bordi e lo sfondo.

20141208_151831_1
3) Applicare la regola dei terzi.
La regola dei terzi, consiglia di posizionare il nostro soggetto leggermente decentrato a destra o a sinistra, ma di questo ci occuperemo in un altro articolo.DSC_0102_1
4) Esporre correttamente.
Spesso una foto, cambia completamente d’aspetto esponendo correttamente. Le macchine sbagliano poco se ci serviamo degli automatismi, ma in diverse situazioni fare quanto sopra porta a risultati scuri e spenti. Ci sono molti programmi gratuiti ed anche a pagamento per correggere alcune imperfezioni di esposizione. Persino per cellulare si trovano programmi fantastici per “correggere” le nostre foto in alcuni parametri, in modo intuitivo.20141120_071447

Queste sono solo i cardini delle “regole di composizione”.
Applicate queste, avrete già reso il mondo migliore. L’occhio vuole la sua parte, basta veramente poco per ottenere risultati soddisfacenti
Certo non è tutto qui, ma per iniziare è sufficiente e se scoprite che la fotografia vi da tanto, voi dategli tanto, una giusta attrezzatura, un buon corso, un po’di libri e ogni tanto una scappatina nel fotoclub più vicino, dove ci s’incontra per imparare, discutere, confrontarsi e stare insieme. Un gruppo di amici con un’amore comune.

DSC_0108_2

(Tutte le foto di questo articolo sono state realizzate con un telefonino)

Rognone Luigi

www.lafocale.eu