I polli di Renzo

Abbiamo la prospettiva di avere più tempo a disposizione per leggere libri… Forse anche il buon Manzoni riprenderà ad avere lettori, se non per “sciacquare i panni in Arno” e parlare con congiuntivi e condizionali appropriati, almeno per ripensare ad un tempo con valori e comportamenti ben definiti dall’etica. Una scena amata dai lettori dei Promessi Sposi è quella del viaggio di Renzo che si reca dall’Avvocato Azzeccagarbugli accompagnato da due polli che bisticciano mentre  sono portati a finire in padella.

Scena spesso replicata non solo da chi va verso il mattatoio, ma anche attualmente da quanti – messi in difficoltà economica e valoriale – litigano, invece di prendersela con i responsabili. Al bar, nelle piazze, ormai in ogni luogo ci si azzuffa con atteggiamenti e parolacce da stadio e così, invece di cambiare e far cambiare atteggiamenti, ci si dà come unica innovazione slogan ripresi dai giornalisti di una parte o dell’altra. Non è casuale che da noi gli “indignati” non abbiano ancora fatto fortuna: siamo ancora convinti che si possa scherzare.

I segni di speranza vengono da lutti collettivi o dalla memoria di Steve Jobs. Partito da una situazione chiaramente difficoltosa, abbandonato dai genitori ed adottato, non si è pianto addosso e ha cercato continuamente di rinnovarsi e rinnovare.

La nostra presa di coscienza porterà a cambiamenti positivi solo quando scopriremo che cosa fare non tanto per aver ragione nei nostri conflitti, ma per mettere a profitto quanto possiamo fare.

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