Maratea: mare splendido e Cristo redentore

maratea«Si tutti ierunu ngoppa, tu a chistora ancora erisi indì giruni». Mauro è addetto al parcheggio da dove si può salire al Cristo redentore. Dopo un po’ che discute con un tizio che non intende pagare, perde la pazienza.
«Perché non potrei salire con la macchina? E dove sta scritto che è vietato? Se non mettete i cartelli io vado dove mi pare». Il tipo scende minaccioso dalla sua auto. Dentro sono rimasti due ragazzini che strillano e la madre che prova a farli star zitti.
Mauro gli indica il divieto di accesso e gli spiega che “se tutti salissero su, a quest’ora lui sarebbe in coda sui tornanti”, perciò conviene anche a lui parcheggiare lì e proseguire con il bus navetta.
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Acciaroli e Angelo Vassallo: il sindaco pescatore

angelo vassallo«Le alici sono un pesce intelligente, per questo a luglio sono venute qui a branchi enormi. Proprio ad Acciaroli. Non succedeva da decenni che ne arrivassero così tante. E con loro i pescherecci da ogni parte del Tirreno. La sera il mare era illuminato da centinaia di lampare, e la mattina all’alba vedevi scaricare le casse piene». Angelo Vassallo se ne intende perché andava per mare da quando aveva i pantaloni corti. Lo chiamano tutti il “sindaco pescatore”. Non perché è appassionato, ma perché era davvero il suo lavoro. «Sai quanti pesci spada ho preso? Gli scampi davano soddisfazione, ora se ne trovano sempre meno. Il tonno è il più difficile perché lotta fino alla fine, mentre la spigola è la più intelligente e furba. Non la trovi mai nelle reti».
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Ravello e il trionfo dell’ozio creativo

ravelloIl limone è il re di questa terra. Lungo la strada tortuosa della costiera più famosa del mondo è pieno di baracchini dove si vendono granite, spremute, bibite tutte rigorosamente al gusto dell’agrume giallo.
Impossibile non far soste. Potete essere bravi quanto volete con la fotografia, ma quei paesaggi non avranno mai la stessa intensità, gli stessi profumi. Una volta sceso dalla vespa per immortalare il mare e la sua scogliera, mi lascio tentare, e per un euro prendo una spremuta. Continua a leggere

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Vico Equense: la patria della pizza e dei grandi chef

vico equenseSulla strada non è indicato il confine tra il Lazio e la Campania. Comunque te ne accorgi subito perché sembra di entrare in un altro Paese. Immondizia ovunque e a Mondragone trovo il primo vero ecomostro da Ventimiglia a qui. Un palazzo abbandonato di una ventina di piani, nato in mezzo alla campagna.
L’Appia è un immondezzaio: copertoni, pezzi di mobili, televisori rotti, materassi, sacchetti di plastica. Per chilometri e chilometri lungo tutta la carreggiata. A giudicare dalla puzza che sprigionano non si tratta solo di rifiuti solidi.
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Gaeta: la nave di Hitler e l’Orietta nazionale

sperlongaC’è già aria di sud a Gaeta. Te ne accorgi da come parlano. Tony, come tanti suoi coetanei, avrebbe potuto perdere il dialetto, e invece ci tiene e ne conosce la storia. Fa il comandante di navi e, dopo aver girato il mondo, ora lavora sui traghetti per Ventotene. “Nella nostra parlata c’è un po’ di ciociaro e un po’ di napoletano, con una punta anche di pugliese”. Tanto sud. Del resto queste cittadine, fino a quando il Duce non fondò Littoria, erano in provincia di Caserta. Latina è una storia recente. Appena settantasei anni. Un vanto del fascismo che bonificò la zona paludosa. Ancora oggi, insieme con i treni in orario e la previdenza sociale, gli estimatori di Mussolini si fanno grandi ricordando le imprese di quando c’era Lui. Continua a leggere

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Ostia: gli antichi e Pasolini dimenticati

ostiaUna volta il Chiarone segnava il confine dello Stato pontificio. I corsi d’acqua oltre a portare energia e sviluppo, spesso segnano i territori. Così capita che, da una parte puoi pescare e dall’altra no. Si capisce perché la burocrazia italiana fa diventar matti, e ci tiene in fondo alle classifiche mondiali per attrattività degli investimenti esteri.
In ogni caso il confine tra la Toscana e il Lazio è Pescia romana, frazione di Montalto di castro, dove per generazioni i sindaci si sono arricchiti grazie agli Etruschi.
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Capalbio: libri e intellettuali di sinistra

capalbio ultima spiaggia“Era una mattina buia e tempestosa”. Sarà mica che Capalbio accoglie così tutti quelli che vanno a “rompere le scatole” agli intellettuali in vacanza? Queste zone erano il terrore dei giornalisti del Tirreno, il quotidiano locale della costa toscana. Il direttore quando si arrabbiava minacciava di spedirli ad Aulla, Alberese o Albinia. A parte la distanza da Livorno, doveva esser passato di qui in una giornata tempestosa.
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Castiglione della Pescaia: Calvino e lo splendido mare

castiglione della pescaiaLa quinta tappa è lunga. Oltre duecento chilometri. Faccio anche una deviazione per vedere Baratti e Populonia. Lasciato il piccolo borgo, dove sorge anche un importante insediamento etrusco, mi spingo fino a Piombino. Sono attratto dal racconto fatto da Silvia Avallone nel suo romanzo Acciaio. Continua a leggere

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Una trasmissione per Angelo

Torniamo a parlare di Angelo Vassallo.  “Cose nostre, per la legalità e la cultura (www.cosenostre.tv) prevede una no stop che partirà venerdì 5 novembre alle ore 20 e andrà avanti fino a mezzanotte con invitati in studio, collegamenti in Italia e all’estero via skype con molti ospiti e testimonianze di legalità.
Andranno in onda tre contributi che nascono dall’esperienza del mio viaggio. L’intervista ad Angelo, un mio vido realizzato per l’occasione e uno di Sergio Michilini registrato in Nicaragua, che racconta come è nato il suo quadro con Chico Mendes e il sindaco di Pollica.

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Le Americhe in Vespa

Questo è uno tosto. Ilario sta facendo il giro delle tre Americhe in vespa. Itinerario che aveva già percorso Giorgio Bettinelli, ma che oggi è raccontato con tutti i mezzi. Da quando è partito questo blog si può trovare il link a Vespanda. Stamattina se n’è accorta anche Repubblica con un bell’articolo di Giulia Belardelli.

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