Gabicce e la sua Baia imperiale

Le Marche sono terre autentiche. Nanni Moretti e Laura Morante sono seduti a mangiare. Il vecchio tavolo di legno con una tovaglia a scacchi è proprio l’immagine della vecchia osteria. Scena da film, ma ancora intatta a chi si ferma a mangiare un boccone. Cibo genuino e tutto del posto. Un coniglio alla porchetta degno delle migliori cucine. Quella che ha gradito anche Dustin Hoffman che un anno fa è stato ospite dell’osteria del Poggio una sera mentre stava girando gli spot per il turismo marchigiano.
Nonna Emilia non poteva immaginare che la sua osteria sarebbe diventata meta di gente famosa. Lei, donna del popolo, ha sempre cucinato per tutti e non solo per i signori. È toccante il film che le sue nipoti hanno contribuito a realizzare. Interviste e scene di vita della donna che, con la sua semplicità e buona cucina, ha fatto nascere il turismo a Portonovo. Un posto che era ambito solo per l’acqua, ma dove nessuno voleva vivere e ancor meno passarci una vacanza. Andateci oggi e scoprirete un gioiello.
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La mia vespa su Myweb2.0

Ho scoperto una settimana fa durante un incontro sul giornalismo digitale che Roberto aveva seguito il mio viaggio di agosto. Leggo oggi per la prima volta il suo bel post e un suo commento alla tappa di Santa Maria di Leuca.
In giornate piovose e fredde come queste ripercorrere quelle strade è una sensazione doppiamente piacevole.
Grazie Roberto.

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Il Conero tra fettuccine e Nanni Moretti

Quando sulla strada per Portonovo, ho letto il cartello del parco che indicava: “attenzione animali selvatici vaganti”, ho pensato: «cosa non si inventano per affascinare i turisti». Poi, lasciati i bagagli in camera, appena fuori dall’albergo, mi sono ritrovato a tu per tu con un cinghiale enorme. In vespa non è proprio un piacere, anche perché lui non sembrava tanto accomodante, e non ne voleva sapere di lasciarmi passare.
«Li hanno reintrodotti i cacciatori per fare un dispetto a chi ha voluto il parco», mi spiega una ragazza che in estate fa la guida turistica. «Adesso sono un bel problema, perché sono diventati tantissimi e distruggono tutto».
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Silvi marina tra La canzone del sole e il terremoto

«Vieni via! Vieni via! Luigi, vieni via di lì!» Le grida lo raggiungono mentre lui avanza in mezzo ai tavolini. «Dai, c’è posto qui, e ci prendiamo un aperitivo». Risponde convinto Luigi. «Vieni via!» Insiste la donna. A quel punto la gente seduta inizia a incuriosirsi e qualcuno anche a preoccuparsi. Sono seduto nel bar a fianco e seguo la scena senza capire cosa stia succedendo. «Luigi vieni via!» Stavolta interviene con maggiore energia un altro uomo. «Non lo vedi che lì è pieno di comunisti e pure quelli del culattone». Il cameriere a quel punto esce sulla porta del bar, li guarda, e con aria tra la disperazione e la commiserazione, spalanca le braccia. La gente rumoreggia e poi inizia a ridere quando si accorge che sempre il cameriere indica le bandiere di Sinistra, ecologia e libertà che sventolano sul balcone dell’appartamento sopra il bar.
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Vieste e le fabbriche di Nichi

viesteAnna Maria lavora a Foggia con i “matti”. Nel centro di riabilitazione don Uva vengono assistite quasi 400 persone. «Vendola ha riorganizzato la sanità pubblica e premia chi fa bene. L’atteggiamento della Regione, da quando ci sta lui, è cambiato molto».
Parte dalle riflessioni con lei questa tappa che avrà un occhio particolare rivolto alla politica. La Puglia è un laboratorio. Continuano a ripetermelo in tanti, anche persone che non sono impegnate. Chi invece di politica vive è Pippo Civati.
Incontro il consigliere regionale lombardo del Pd, che è in giro a visitare i luoghi dell’Unità d’Italia, 150 anni dopo. Partito da Torino arriverà a Marsala. «Un viaggio nella provincia tra il Risorgimento e l’attualità con una forte metafora: il mondo sommerso. C’è l’economia con la sua drammatica evasione fiscale, ma c’è anche tanta vivacità e vitalità. Quando queste si legano alla creatività si sviluppano progetti fantastici. L’unità si fa tra le persone e nelle cose e non nella burocrazia, o con gli slogan e la retorica. Per questo la Puglia è interessante».
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Gallipoli, Ostuni e le Puglie che cantano

ostuniNella magia di terre fantastiche anche la tecnologia fa la sua parte. Con due dita posso allargare o restringere una mappa. Posso digitare il nome di un paese fino a conoscerne vie, piazze e frazioni. Le informazioni arrivano una dietro l’altra fino a sapere distanze e tempi di percorrenza. Tutto questo ai tempi del viaggio di Michele Serra era pura fantascienza.
Eppure, chiedere un’indicazione a un anziano resta un’occasione unica di conoscenza del territorio. In Puglia sono tutti gentili e sembra abbiano un navigatore incorporato. All’inizio, spesso in un dialetto quasi incomprensibile, sciorinano una serie di punti di riferimento a me sconosciuti, e così al primo incrocio puntualmente mi devo fermare di nuovo e richiedere. Lo faccio con piacere soprattutto nei centri storici dei piccoli paesini. Mi diverte vedere quelle espressioni di stupore quando gli racconto del mio viaggio.
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Santa Maria di Leuca e la notte della taranta

santa maria di leuca«C’è un cartello. Guarda bene». Il papà prende in giro il bambino che gli chiede in quale punto il mar Ionio diventa Adriatico. C’è un via vai di gente continuo che sceglie proprio quell’angolo per farsi fotografare. È solo una immensa distesa di acqua, ma la vista da Punta Meliso è emozionante.
“Impossibile non perdersi nell’orizzonte dei due mari che si incrociano all’estrema punta d’Italia e diventano Mediterraneo, su quel promontorio che è custode geloso della cultura del Salento”. Il Comune di Castrignano del capo ha scelto il motto latino “De finibus terrae” per raccontare cosa sia quel tratto di mondo.
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Crotone: n’drangheta, speranze e il mitico Rino

capo colonnaDa quando sono partito, ogni tanto mi ritrovo a fischiettare dei motivi musicali senza capire bene da dove arrivino. Stamattina mentre uscivo da Reggio Calabria mi sono ritrovato a cantare “ma il mare è sempre più blu…”. Solo dopo un po’ ho realizzato che Rino Gaetano è nato a Crotone, la mia prossima tappa.
“Ricorda nel suo cuore errante il misero salario del bracciante”. Rino, prima di trasferirsi a Roma, ha vissuto dieci anni nella città vecchia dove era nato nel 1950. “Agapito Malteni il ferroviere” è una delle canzoni in cui esprime la sua rabbiosa nostalgia per il Sud contadino abbandonato, raccontando la storia di un macchinista che sogna di fermare il treno dell’emigrazione al Nord, l’esodo dei contadini verso i tristi paesi della periferia milanese. Ancora oggi da qui si emigra, ma questa terra è diventata approdo: anche alla vigilia di Ferragosto sulle spiagge vicino a Crotone sono sbarcati cinque disperati, arrivati dalla Turchia.
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Reggio Calabria e i suoi bronzi

reggio calabriaAlle nove in spiaggia si lavora già. I ragazzi dell’animazione non danno tregua. «Buongiorno a tutti. Passata bene la nottata? Stamattina ci sono 30 gradi, umidità al 42%, velocità del vento 11 km/h. Il proverbio del giorno è “adduvi ti pari ca mangi e n’bivi resti dijuni”. Capito?». Il giovane animatore prova a fare una sbilenca traduzione in inglese, perché in spiaggia a quest’ora ci sono solo stranieri.
 «Se la prende con i furbi. Con quelli che pensano di poter fare chissà cosa e invece restano senza niente».
 A gestire l’animazione a Torre Marino è un’agenzia di giovani. Continua a leggere

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Tropea: cipolle, panorami e Berto

capo vaticanoLa statale 18, Tirrena inferiore, è lunga e noiosa. Per alcuni tratti corre in piano, stretta tra il mare e la ferrovia. Talvolta sfiora la Salerno – Reggio Calabria, una delle autostrade italiane più contestata della storia. Nel giro di pochi chilometri, su quella strada, si toccano quasi tutte le province calabre. Per arrivare a Tropea si parte da quella di Cosenza, per passare poi nel catanzarese, e ultimare la corsa in quella di Vibo Valentia.
Quest’ultima è appena diventata maggiorenne. Fu una lunga battaglia del senatore democristiano Antonino Murmura. Sui ponti della statale, dopo oltre trent’anni (chissà che vernice usavano), si legge ancora “Al Senato vota Dc e Murmura”. Lo sforzo dei suoi fan è stato più volte premiato, dato che venne eletto per ben sette legislature dal ’68 al ’94.
Il senatore non ce ne voglia, andava citato, ma la sua terra è famosa per altro.
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