Da Rosarno, la vertenza meridionale per il diritto di soggiorno

Rosarno (RC) – In provincia di Reggio Calabria si comincia a ragionare di emersione del lavoro nero dei migranti: al tavolo tecnico convocato per domani in prefettura, al quale siederanno rappresentanti istituzionali e delle associazioni datoriali, si discuterà di iniziative volte a prevenire forme di sfruttamento, discriminazione e irregolarità nel mercato del lavoro, con particolare riferimento alla condizione dei braccianti stranieri della Piana. Un tavolo che vede la reteRADICI quale unico rappresentante delle comunità migranti di Rosarno e Drosi.

Un indubbio passo in avanti verso la “normalizzazione” dell’agricoltura in provincia, dopo anni di silenzi. Anche perché il tavolo è frutto di un accordo istituzionale tra prefettura e Regione Calabria, che ha come obiettivo la sigla di un patto per sostenere l’emersione e la qualificazione del lavoro degli immigrati tra sindacati, agricoltori, istituzioni e associazioni. Grandi manovre che accolgono in pieno le indicazioni fornite da reteRADICI nel corso delle interlocuzioni avute con i rappresentanti territoriali del Governo: l’uscita dall’ipocrita impostazione emergenziale della questione migranti e l’avvio per tempo di interventi programmati e sistematici sul nostro territorio, in grado di aggredire la problematica a 360 gradi. Non più questione di ordine pubblico, dunque, ma un nodo da sciogliere a partire dallo sfruttamento che si registra da oltre venti anni nei campi della Piana.

In parallelo, occorre non dimenticare che la rivendicazione prioritaria delle comunità migranti è quella dei documenti, senza i quali il lavoro regolare resta una chimera. E dunque il permesso di soggiorno è propedeutico alle politiche di emersione dal lavoro nero e di accoglienza. In tal senso, la reteRADICI prosegue il percorso di lotta, con una novità importante che allarga le dimensioni della vertenza in atto. Domenica scorsa a Reggio Calabria si sono incontrate alcune realtà che si occupano di immigrazione al Sud: a partire dalla consapevolezza che la condizione che vivono i migranti è la medesima nei diversi nodi dell’agricoltura, è stata lanciata una vertenza meridionale per il riconoscimento del diritto di soggiorno dei braccianti africani. Una vertenza importante, che necessita del sostegno di tutti i soggetti che intendono agire per invertire la rotta e affrontare la questione migranti.

Reggio Calabria, 09 marzo 2011

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