Console portatili Vs Smartphone : la sfida è mobile

UN PO’ DI STORIA (NOSTALGIA TIME)

gameboymarioIl mondo delle console portatili è sempre stato un territorio pieno di insidie per i produttori di hardware videludico. Storicamente, infatti, i successi in questo campo si contano sulle dita di una mano e sono tutte marchiate Nintendo. Stiamo parlando del mitico ed indimenticabile Gameboy che dopo aver battuto ogni record di vendite (più di 118 milioni di esemplari venduti nel mondo) per una console portatile sia nella sua versione originale in bianco e nero sia nelle diverse versioni a colori si è trasformato in Nintendo Ds riscuotendo sempre grande successo tra i gamers di tutto il mondo.

ngageMa parliamo anche degli altri che ci hanno provato con meno fortuna a partire dal  Gamegear di Sega che con il suo schermo a colori  ha tenuto per un po’ testa al mitico gioiello della grande N dovendosi infine arrendere alla supremazia Nintendo. E’ d’obbligo citare anche di progetti fallimentari come la piccola console Gizmodo (chi se la ricorda?) che ha fatto solo una veloce comparsata sul mercato per poi sparire nel nulla o come il telefono/console NGage della Nokia che ha anticipato i tempi (aveva anche la croce direzionale) ma che non ha riscosso grandi consensi né di critica né di vendite. Infatti pur essendo, un dispositivo valido non è stato recepito a dovere dal mercato e dagli sviluppatori di videogames e ciò ne ha decretato inesorabilmente il fallimento.

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In tempi più recenti abbiamo visto Sony entrare sul mercato delle console portatili lanciando coraggiosamente il guanto di sfida a Nintendo con la sua Psp, gioiellino dalla grafica spettacolare (mai vista su un dispositivo portatile) che si avvicinava molto a quella della Psx. Anche in questo caso, nonostante il discreto successo della piccola di casa Sony (sopratutto a seguito del taglio di prezzo) Nintendo ha avuto ancora  la meglio.

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 Dopo Psp, arriva sul mercato Ps vita sfidando nuovamente l’incontrastato re delle console portatili: l’innovativo e acclamato Nintendo 3ds, erede evoluto con l’avveniristica grafica 3d (senza uso di occhiali) del vendutissimo Nintendo Ds. Dal canto suo Sony si presenta con una console che sulla carta potrebbe battere la concorrenza sotto il punto di vista tecnico. Ps vita, infatti, presenta una grafica  pari a Ps3, controlli touch (su schermo e sul retro), doppia manopola analogica (per assomigliare di più ai controller casalinghi), connessione ad internet tramite Wi fi e 3G per permettere un multiplayer degno di questo nome anche fuori dal salotto di casa e una connessione in tempo reale con social network e ps store.

IL TERZO INCOMODO

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Oggi la situazione dell’intrattenimento portatile è profondamente variata rispetto al passato a causa della massiccia introduzione di giochi per smartphone e tablet iOS Android. L’arrivo di piattaforme alternative rispetto alle normali console portatili ha modificato radicalmente il mercato del mobile gaming.

Gli analisti parlano già di cannibalizzazione del mercato dei videogiochi  da parte dei device Apple e Samsung. Ma sarà proprio così? Il nostro passatempo preferito sta veramente subendo un mutamento così estremo verso il “casual”? Le console portatili saranno spazzate via sotto una pioggia di Angry Bird?

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I device portatili di ultima generazione hanno dimostrato delle potenzialità di crescita e di diffusione enormi. Questi dispositivi hanno cambiato il modo di concepire il mondo una rivoluzione che può essere associata solo all’introduzione di internet (con cui sono in stretta simbiosi). Ma come stanno influenzando il mercato dei videogiochi? Questi dispositivi possono vantare il merito di aver avvicinato ai videogames una fascia di pubblico che altrimenti non si sarebbe mai approcciata a questo mondo. Con giochi semplici, immediati e a prezzi quasi insignificanti (se non gratuiti) iphone e company hanno catturato e accresciuto il numero dei casual gamer.  Angry birds, Candy Crush, Fruit Ninja, Plants vs Zombie sono solo alcune degli esempi di quanto possa essere efficace questa filosofia per la conquista (virale) di un enorme numero di giocatori. Inoltre la grande accessibilità e i budget di sviluppo limitati del mondo del mobile gaming ha agevolato molto la produzione e la diffusione di giochi indie, che proprio come quelli sopra citati hanno riscosso grande successo e continuano ad alimentare gli store online.

Tutto molto bello ma non abbastanza per attrarre lo zoccolo duro dei videogiocatori, gli hardcore gamers che, nonostante la curiosità verso le potenzialità di questo mondo, continuano a preferire le console portatili. Il vero videogiocatore, nella gran parte dei casi, non concepisce di giocare senza  “controlli fisici” come Joypad o tastiera e mouse. Il peggiore incubo degli hardcore gamer è quello di veder mutare la loro passione in un divertimento superficiale e semplificato all’osso (per venire incontro anche al più scarso dei casual gamer) tanto da poter essere giocato unicamente tramite controlli touch. Per cercare di attrarre anche questa tipologia di giocatori sono sbarcati su tablet e smartphone capolavori del passato come i vecchi capitoli della saga di Gta (III, Vice city e San Andreas) che pur mostrandosi con grafica degna delle controparti casalinghe non rendono al meglio per quanto riguarda i controlli che non possono arrivare alla qualità e alla comodità del joypad. Non sono mancati neanche i remake o gli spin off di giochi famosi (come il mitico Dungeon Keeper o Assassin Creed) che nella maggior parte dei casi si sono rivelati delle “ciofeche” ingiocabili ottenendo l’effetto opposto di quello voluto.

Le console portatili hanno dalla loro parte il vantaggio di essere delle vere e proprie macchine da gioco in formato ridotto. I loro schermi sono più ampi di quelli di un normale smartphone e nello stesso tempo le loro dimensioni sono tali da essere comodamente tenute tra le mani. Possono vantare sviluppatori di grande prestigio e titoli di spessore per gameplay e narrazione (come Uncharted, Gravity Rush, Zelda, Mario…). I controlli sono studiati per essere quanto più simili a quelli (quasi impeccabili) del controller casalingo facendo così la gioia dei gamer più incalliti che vogliono avere la massima giocabilità. Inoltre non è da sottovalutare l’integrazione sempre più stretta con le console casalinghe (in particolare parliamo del remote game di Psvita/Ps4). Il limite principale delle “portable” riguarda sopratutto il prezzo sia dei giochi che dell’hardware non accessibile a tutti e un disinteresse di alcune produzioni verso questo mondo.

VERDETTO FINALE

Fino a quando esisteranno gli hardcore gamer  il mondo delle console non dovrà temere la concorrenza degli smartphone. Il mercato del mobile gaming, sforna numeri incredibili, ma in realtà coloro che sono veramente disposti a spendere dei soldi (e non solo spiccioli) per soddisfare la propria sete di videogiochi non sono certo i casual gamers (e questo i produttori di videogames lo dovrebbero sapere molto bene). L’unica cosa che devono fare le case produttrici di videogiochi è continuare a sfornare titoli interessanti e “maturi” per poter accontentare le richieste dei veri gamers.

Vi lascio con un riepilogo delle principali caratteristiche dei protagonisti della sfida

Console portatili

 + presenza di controlli fisici

+ grafica migliore

+ tendenza a giochi per hard core gamers

+ integrazione con console casalinghe

– prezzo dei giochi e dell’hardware

– minore considerazione da parte delle SH rispetto alle console casalinghe

Smartphone e Tablet

+  accesso diretto via web a gioco online e classifiche

+ prezzi bassi o giochi gratuiti

+ più accessibilità per gli indie development

– sindrome da all you can play

+-attrattiva per casual gamers

– microtransazioni (spesso troppo invasive) all’interno dei giochi

Che voi siate amanti delle console portatili o convinti sostenitori dei giochi su smartphone fateci sapere la vostra opinione nei commenti.

Gaetano “Morfeus” Deleo

 

 

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