Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, il futuro è Matrix?

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Ormai ci siamo: diversi progetti di realtà virtuale sono in fase di sviluppo, e presto quanto abbiamo visto in film come Il tagliaerbe ma soprattutto nella trilogia di Matrix potrebbe diventare realtà anche nelle nostre case. Diversi visori 3D e postazioni per gestire il movimento fisico sono ormai in fase di progettazione, e per alcuni di essi è prevista l’uscita già nel 2014. Prima di vedere cosa ci offrirà il mercato, chiariamo la differenza tra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata per chi non abbia mai sentito parlare di tali tecnologie.

Realtà Virtuale: indossando un visore apposito, visualizzeremo un mondo virtuale 3D e potremo muoverci ed interagire al suo interno; potrebbe trattarsi di un videogame o di un’applicazione che simuli di trovarsi per esempio su un aereo, sulle montagne russe e altro ancora.

Realtà Aumentata: tramite gli occhiali dotati di questa tecnologia, visualizzeremo in sovraimpressione informazioni su ciò che staremo guardando; per esempio, se guardassimo una strada, gli occhiali potrebbero dirci il nome di quella via, quanto sia lunga, la percentuale di traffico in diverse fasce orarie, eventuali semafori e molte altre info.

OCULUS RIFT

Tra i progetti in lavorazione spicca senz’altro Oculus Rift. Si tratta di un visore che ci permetterà di immergerci a 360° nei giochi e mondi virtuali creati appositamente per tale hardware. Ogni occhio vedrà l’immagine da una prospettiva leggermente diversa, proprio come la vediamo noi chiudendo l’occhio sinistro o l’occhio destro. Il campo visivo è di circa 110°: il mondo virtuale si estende al nostro raggio visivo, e grazie alla visuale stereoscopica 3D vivremo un’esperienza mai vista prima.

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E’ già in vendita Oculus Rift Development Kit, disponibile nello store ufficiale ad un prezzo di 300 Dollari che col cambio attuale sono 220 Euro. Davvero pochi, considerandone le enormi potenzialità e che potremmo essere di fronte al re dell’Entertainment del futuro. Nel prezzo sono inclusi Oculus SDK, codici sorgenti, documentazione ed esempi per iniziare subito a realizzare le nostre creazioni.

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Il peso è di 369g, che non rende fastidiosa l’esperienza del giocatore e permette anche lunghe sessioni di gioco.

Compatibilità con le moderne tecnologie: il Development Kit di Oculus Rift è pronto per l’integrazione con Unreal Development Kit, Unreal Engine 4 e Unity 4, grazie ai quali i programmatori possono sfruttare fin da subito le potenzialità della tecnologia virtuale. I sistemi operativi supportati al momento sono Windows, Mac OS X e Linux. Oculus Rift sarà disponibile per gli utenti PC nel 2014.

Postiamo di sèguito i video di alcuni giochi per Oculus Rift, di cui ne avete già visti diversi qui sopra tra un paragrafo e l’altro. Buona visione!

Purtroppo Palmer Luckey, il suo inventore, ha dichiarato in un’intervista che le consoles sono troppo limitate per potervi applicare Oculus Rift, in quanto una volta uscite sul mercato mantengono lo stesso hardware per sempre, non essendo upgradabili come i PC. Questo costituisce di per sè un grosso limite in quanto non solo Oculus Rift richiede rendering ad alte risoluzioni e framerate, ma è una tecnologia che continuerà ad evolversi negli anni a venire mentre le consoles sul mercato, come già detto, resteranno le stesse e con gli stessi limiti di ora, diventando presto obsolete per una versione evoluta del visore.

Vada come vada, sarebbe un sogno usare Oculus Rift con i nostri giochi preferiti. Un esempio da noi già suggerito potete trovarlo in fondo a questo nostro articolo su Resident Evil.

CASTAR

Il Castar è un visore capace di proiettare un’immagine 3D su un foglio riflettente, simulando ai nostri occhi un ologramma. Grazie all’head tracking, muovendo gli occhi la scena visualizzata si muove con noi. Per interagire con essa, invece, c’è un joystick apposito.

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Trovate l’articolo originale ed un video dimostrativo a questo link.

VIRTUIX OMNI

Si tratta di un tapis roulant omnidirezionale, dotato di un sostegno creato al fine di contenere il busto del giocatore al suo interno che gli impedisce di perdere l’equilibrio e quindi di cadere. In una recente dimostrazione il prototipo era collegato ad un Kinect che monitorava i movimenti delle gambe, ma il team di sviluppo Goetgeluk è al lavoro per un sistema di tracciamento capacitivo che aumenterà di molto la qualità nel rilevamento dei movimenti. Per maggiori informazioni cliccate qui.

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GOOGLE GLASS

I famosi occhiali a realtà aumentata di Google fanno passi da gigante: sono ormai disponibili le API che permettono agli sviluppatori di iniziare i propri progetti da visualizzare direttamente sugli occhiali. Inizialmente questo era possibile solo tramite connessione internet, ma le cose sono migliorate.

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Le applicazioni già esistenti per i Google Glass sono molteplici: si va da Word Lens, che traduce istantaneamente nella lingua desiderata quanto visualizzato dagli occhiali, a GolfSight che permette ai giocatori di Golf di visualizzare in sovraimpressione punteggi, distanze ed altre statistiche molto utili.

Ci chiediamo se i Google Glass possano in futuro avere altre applicazioni, magari (con tutto il rispetto per il Golf) più importanti: riconoscere sesso e altezza della persona che si guarda, avere mappe e indicazioni stradali come un GPS o decidere correttamente sui classici gol fantasma (per gli arbitri). Eventualmente, se si integrasse un sistema audio che commenti le immagini rilevate in modo chiaro e immediato, i Google Glass sarebbero ottimi anche per i non vedenti. Ci teniamo a suggerire alcune nostre idee in merito:

Potrebbero dire “Semaforo verde” non appena il verde scatti di fronte alla persona che, benchè non vedente, indossi gli occhiali che compensino per lui tale mancanza; ovviamente ci sarebbe anche la funzione contraria, in caso scatti il rosso;

– Integrando un software di riconoscimento facciale, i Google Glass potrebbero dire chi sia presente nella stanza, confrontando le immagini rilevate al momento con l’archivio fotografico già installato da qualcuno sugli occhiali, facilitando così il poter chiamare qualcuno in caso di bisogno;

– Durante una passeggiata, gli occhiali potrebbero rilevare persone ed ostacoli a breve distanza, informando il non vedente sempre tramite messaggio audio; non sarebbe male se ne dicesse anche la distanza approssimativa in metri, per mettere in preallarme chi li stia indossando.

Idee ed applicazioni sarebbero molte di più, l’importante è che tale progetto venga usato in maniera costruttiva e non solo al fine di soddisfare bisogni di secondaria importanza o di intrattenimento. Ma attenzione alle controindicazioni: sembra che in California, una donna si sia beccata una multa perchè guidava indossando i Google Glass. A questo link l’articolo completo.

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SONY HMZ-T3

Anche Sony sta portando avanti il suo visore 3D chiamato HMZ-T3, che si discosta da Oculus Rift in quanto non si tratta di un visore per la realtà virtuale, bensì di un visore 3D da collegare a PC e PS3 per visualizzarne le immagini in modo suggestivo.

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Purtroppo in Italia il prezzo potrebbe aggirarsi sui 2000 Euro, contando che i modelli già pronti si aggirano sulle 1300 Sterline e, come ben sappiamo, qui da noi le novità salgono notevolmente di prezzo.

APPLE IGLASS

Dal nome non definitivo, gli occhiali a realtà aumentata della Apple promettono battaglia contro i Google Glass di cui abbiamo già parlato in precedenza. Come questi, anche gli iGlass dovrebbero fornire informazioni in sovraimpressione su quanto vedano i nostri occhi.

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Probabilmente, come già visto tra Android e iOS, le differenze potrebbero essere esclusivamente software: testi, colori, icone ed informazioni più o meno diverse a seconda di quali dei due stiate usando. Anche per iGlass valgono le nostre idee già scritte nel paragrafo dedicato ai Google Glass.

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PRO E CONTRO

Ma quali sarebbero i pro e i contro di Realtà Virtuale e Realtà Aumentata? Ecco cosa ne pensiamo noi.

Realtà Virtuale, perchè sì:

– Divertimento allo stato puro;

– Potendovi adattare i giochi di ultima generazione già disponibili sul mercato, la longevità sarebbe pressochè infinita;

– Con le giuste applicazioni, potremmo esplorare città e paesi stranieri che forse non vedremo mai nella vita reale per mancanza di tempo, soldi, problemi di salute o altri motivi;

Realtà Virtuale, perchè no:

– Se presi dai mondi virtuali, si rischia di distaccarsi troppo dalla realtà e diventare associali;

– Da verificare se, usando un visore VR per un periodo prolungato e in modo frequente, la vista possa risentirne o si possano avvertire sintomi quali nausea o malesseri di qualsiasi tipo;

– Restando troppo fermi e interagendo col visore anzichè uscire a fare un giro con una bella giornata di Sole, il fisico potrebbe risentirne non poco;

– I costi di un visore VR potrebbero essere molto alti e quindi non alla portata di tutti;

Realtà Aumentata, perchè sì:

– Occhiali ottimi se usati al fine di aiutare i non vedenti o altre persone diversamente abili;

– Fornirebbero utili informazioni in qualsiasi luogo ci dovessimo trovare, per esempio indicandoci la strada giusta da seguire, la temperatura e la pressione del posto o il nome di un quadro o di un monumento importante di fronte a noi;

– In futuro, se ben sfruttati, potremmo fare una videochiamata mostrando al nostro interlocutore ciò che vediamo attraverso gli occhiali;

Realtà Aumentata, perchè no:

– Gli occhiali potrebbero creare dipendenza;

– Da testare se possa creare effetti collaterali alla vista o ad altri sensi;

– Gli elementi in sovraimpressione ci potrebbero distrarre da ciò che si sta guardando o impedirne una corretta visuale, creando talvolta un pericolo nel caso di imminenti ostacoli di qualsiasi genere;

– Anche in questo caso, un dispositivo con tale tecnologia potrebbe essere caro.

Neo ferma proiettili

COMMENTO FINALE

Esistono molti altri progetti di visori 3D in fase sperimentale, che non abbiamo citato per mancanza di tempo o informazioni ancora troppo limitate o non confermate. Durante la scrittura dell’articolo siamo stati colti dall’entusiasmo dell’argomento, e abbiamo pensato a quale visore prenderemmo noi. L’idea in comune col nostro Morfeus, che aveva già parlato di Oculus Rift tempo fa, sarebbe di prendere proprio questo visore per sfruttarne i giochi creati o adattati appositamente; il sottoscritto sarebbe ancora più esagerato, prendendo Oculus Rift per la realtà virtuale e i Google Glass per la realtà aumentata. Spese folli forse, staremo a vedere i prezzi alla loro uscita sul mercato. Il tutto facendo attenzione a non cadere nelle controindicazioni di cui abbiamo già parlato. La tecnologia va usata per evolverci, non per diventare come la pila che Morfeus (quello di Matrix) mostra a Neo in una scena, nè tantomeno dei Terminators.

Fonti: ign.com, oculusriftitalia.com, oculusvr.com, gamemag.it, visori3d.com.

Pongy

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