LA LEGGENDA DI THRILL KILL

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È possibile che un gioco  entri nella storia dei videogames senza  essere mai arrivato sugli scaffali dei negozi? La risposta è si e  Thrill Kill ne è la prova. Il picchiaduro sviluppato per la prima Playstation da Paradox Development (ora Midway Studios) nel 1998 (dopo ben 4 anni di lavoro)  fu prima censurato e poi Electronic Art (che proprio in quel periodo acquisì Virgin Interactive) decise di bloccarne la vendita poiché ritenne esagerata la sua carica di violenza e perversione. A seguito di questa decisione, gli ex dipendenti che avevano lavorato al gioco condivisero i file su internet per far si che il proprio lavoro di 4 anni non venisse buttato e arrivasse ugualmente nelle mani dei videogiocatori.

STORIA

La storia ruota attorno alle anime dannate di otto personaggi finiti all’inferno (che nel gioco viene è una copia deviata del mondo moderno) rappresentati tramite la manifestazione fisica delle perversioni e dei vizi che avevano in vita. Ognuna delle 8 anime lotta contro gli altri in un torneo all’ultimo sangue organizzato per l’intrattenimento della Dea Marukka che concederà la reincarnazione a chi riuscirà a vincere il torneo.

FOTO DI GRUPPO

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La caratterizzazione dei personaggi di Thrill Kill è una delle più malate e perverse del mondo dei videogiochi tanto da far apparire gente del calibro di Sub Zero e compagni quasi come dei chirichetti.

Belladonna è rappresentata come una dominatrice che indossa vestitini succinti per lo più in lattice e armata di un pungolo che emette scariche elettriche ed è il personaggio più sessualmente esplicito del gioco. Belladonna in vita era una bibliotecaria, che si trasformò in una dominatrice mortale quando scoprì che  il marito la tradiva con la sorella. Si suicidò fulminandosi con un pungolo elettrico nella vasca da bagno.

Cleetus era un cannibale boschi che godeva nel mangiare le sue vittime dopo la loro brutale uccisione. Nel gioco combatte con la gamba di una delle sue vittime, che tiene sempre con se come porta fortuna (e da spuntino quando ha fame). La sua morte fu causata dall’ingerimento di una tenia che lentamente lo fece morire di fame. Una delle sue fatality prevede che beva il sangue dalla testa mozzata del suo nemico appena decapitato.

Franklin “Mammoth” Peppermint era un impiegato delle poste di Covington, Indiana. La sua enorme corporatura, gli valse il nome di Mammoth. Dopo essere stato licenziato dal suo lavoro, è andato su tutte le furie massacrando brutalmente i suoi collaboratori e clienti, prima di suicidarsi con una pistola. All’inferno, Peppermint è stato trasformato in un goffa creatura simile ad uno scimmione gigante a causa della sua rabbia omicida che affronta i suoi nemici a mani nude.

Violet Boregard è probabilmente l’unico personaggio innocente presente nel gioco. Violet in vita era una contorsionista di un circo itinerante. È stata violentata nello spogliatoio in uno dei suoi spettacoli e ha sviluppato un odio per gli uomini. Violet ha ucciso l’uomo che l’ha aggredita ed è stata condannata per omicidio colposo. Essendo una contorsionista è incredibilmente flessibile e combatte contorcendosi intorno ai suoi avversari. Sulla Terra, città natale di Violet era Thomia, Austria (inspiegabilmente prende il nome da un personaggio di “Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato”).

 William J. Whitefield era il giudice distrettuale di Phoenix, Arizona. In vita credeva di essere una specie di  angelo di misericordia inviato dal cielo per purificare le anime delle persone immorali. Per questo motivo assolveva i criminali n modo che potesse rapirli e torturarli nella sua camera di tortura personale prima di ucciderli . Whitefield fu condannato alla sedia elettrica per aver commesso due omicidi premeditati (e fu sospettato di averne commessi altri 52).  All’inferno, William Tormentor Whitefield indossa una inquietante maschera nera in lattice e attacca i suoi nemici a mani nude.

Billy “the imp” Tatoo era un nano impiegato del governo ad Albany, New York (inizialmente doveva essere un senatore). In vita soffriva della sindrome di Napoleone e per apparire più alto si fece innestare trampoli nelle gambe. “The Imp” morì a causa di complicazioni dopo che gli vennero amputate le gambe per innestare i trampoli sperimentali. In una delle mosse di combattimento “the imp” infila la punta di uno dei suoi trampoli nella gola dell’avversario.

Il Dottor Faustus era un chirurgo plastico e serial killer con l’hobby della dissezione di animali di piccola taglia. La sua pazzia e il suo zelo lo portarono ad uccidere ben 27 dei suoi pazienti (ma non fu mai punito per questo). La sua perversione lo portò fino a farsi  sostituire la mandibola con una trappola per orsi (operazione consigliata dai migliori dentisti). Nel gioco combatte brandendo il suo bisturi. Faustus morì a causa di infezione a seguito dell’operazione per l’innesto della trappola per orsi nella sua mascella.

Raymond “Oddball” Raystack era un  serial killer tra i più intelligenti e spietati di tutti gli USA. Fu catturato e rinchiuso in un’ospedale psichiatrico. Anche all’inferno porta la camicia di forza e colpisce i suoi nemici con il solo uso delle gambe e della testa (in una delle 4 skin possibili ha entrambe le braccia mutilate). Una delle mosse di “Oddball” permetteva di sodomizzare l’avversario.

Tra i personaggi sbloccabili erano presenti Giuda (orrendo gemello siamese), Caio (piromane schizzofrenico) e Marukka (Dea organizzatrice del torneo)

GAMEPLAY

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Il gioco si svolge in arene tridimensionali chiamate “prigioni”. Le ambientazioni sono quanto di più macabro e putrescente si è mai visto in un videogame, si passa infatti dalla sala delle torture all’orinatoio, dal forno crematorio alla cella imbottita di un manicomio. Thrill Kill fu uno dei primi giochi a  prevedere la possibilità di scontri fino a 4 giocatori nella stessa arena contemporaneamente. A differenza degli altri picchiaduro a incontri la barra dell’energia aumenta ad ogni colpo andato a segno permettendo così al primo che riesce a riempirla completamente di effettuare una fatality sanguinaria (ogni personaggio ne ha a disposizione diverse) su uno dei lottatori che verrà brutalmente eliminato dal gioco.

COMMENTO FINALE

Thrill Kill è un gioco malato, perverso, viscido ma è anche dannatamente (è proprio il caso di dirlo) divertente sopratutto se giocato con gli amici. Soffre senza dubbio dei limiti tecnici della prima console di casa Sony ma compensa con la sua originalità. Se fosse uscito ufficialmente sul mercato avrebbe dato filo da torcere anche a titoli più blasonati del genere. Chissà che qualcuno non si inventi una versione HD di questo gioco (i tempi sarebbero maturi).

Gaetano “Morfeus” Deleo

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3 risposte a LA LEGGENDA DI THRILL KILL

  1. Uduvicio scrive:

    Thrill Kill era epico.
    Ricordo la voglia smodata di giocarlo quando ne lessi qualcosa tipo su console mania che non so nemmeno se avevo già una playstation o se compravo ancora le riviste sognando di giocare a quei giochi e ripiegando su cose tipo dell’80 sul pc 😀

    Bel blog e bel gusto nel ripescare una bomba come Thrill Kill, fai un salto su soul of gaming se hai voglia perché mi sembra che abbiamo tanto affinità blogghistiche 😀

  2. cyber scrive:

    Mitico ci ho giocato nel 2003 con gli amici a suonato il postino e ci siamo spaventati tutti lo rivisto oggi è un gioco che vorrei vederlo per ps4

  3. Mr. Pink scrive:

    Articolo zeppo di errori: a parte che non capisco cosa voglia dire “cannibale boschi”. Cleetus è un redneck, un bifolco. Poi, Oddball era un agente federale, che a forza di vedere e studiare maniaci e assassini sprofondò nella follia arrivando ad ammirarli artisticamente. Poi, se proprio proprio volete tradurre alcuni nomi (anche se Giuda non si può sentire) il piromane schizofrenico (si scrive son una sola zeta) si chiama Cain, Caino, non Caio.

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