Recensione di Pes 2014

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In questi giorni, negozi e centri commerciali sono presi d’assalto dai videogiocatori che vogliono provare (e quasi sempre anche comprare) gioielli come i nuovi Pes 2014, Fifa 14 o Saints Row 4. Senza contare GTA 5, che in una sola settimana ha guadagnato 1 miliardo di dollari, e di cui ne parla addirittura Studio Aperto.

Atteso come il capitolo più rivoluzionario di sempre, Pes 2014 punta a riconquistare il titolo di miglior gioco di calcio sul mercato, perso anni fa contro un Fifa che a suon di licenze e migliorando il gameplay di anno in anno ha spodestato il titolo Konami. Nella nostra recensione i paragoni con Fifa non mancheranno, ma la cosa più importante è dare un quadro completo di Pes 2014 in modo che il lettore decida se comprarlo o meno.

MENU’ INIZIALE E COMPETIZIONI

Iniziamo dalla schermata principale, che abbandona le scorrevoli icone orizzontali in favore di un elenco verticale più semplice e leggibile.

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E’ possibile fare un’amichevole contro la CPU o un amico, guardarne una da spettatore o una partita online; sempre presenti le modalità Campionato Master (anche online) e Diventa un Mito, tornano finalmente le voci Coppa e Campionato, molto richieste dai fan che nel 2013 non capivano subito come giocare in Serie A o altre leghe, dovendo passare per forza dal Campionato Master. La modalità Allenamento, anch’essa migliorata, è ora suddivisa per gradi di apprendimento e ci consente di ripassare le vecchie tecniche e imparare quelle nuove. In Modifica possiamo intervenire su nomi e parametri di giocatori, squadre, trasferimenti, leghe e altro ancora. Peccato per la grave mancanza dell’editor stadi, dovuta probabilmente al fatto che Konami non abbia avuto i diritti per inserirlo nel gioco, causa licenze in esclusiva firmate da EA per il suo Fifa; questo impedisce così ai modders di migliorare gli stadi esistenti e aggiungerne di nuovi nelle patch che ogni anno vanno a colmare le lacune del gioco.

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PES ANNO ZERO CON FOX ENGINE

Dopo le promesse degli anni scorsi quasi mai mantenute, quest’anno Konami ha ricreato Pes da zero partendo da un’ottima base: una versione proprietaria del Fox Engine, il motore grafico usato per il prossimo Metal Gear Solid 5. Il risultato è il miglioramento di molti fattori del gioco tra cui la fisica della palla, che risulta più realistica specie nei passaggi corti e in profondità, anche se lascia qualche dubbio sui tiri, in particolare quelli da fuori area; questi sono spesso troppo morbidi o telefonati al portiere, fatti senza convinzione, e il colmo è quando (occasionalmente) sentiamo Pardo dire in telecronaca “Tiro pericoloso”, facendoci scivolare in fronte la classica gocciolina di sudore stile manga.

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Contrasti e animazioni sono davvero migliorati; ora la stazza, il peso e la posizione del giocatore rispetto al pallone influiscono sull’esito del contrasto stesso, e non è facile toglier palla all’avversario premendo un semplice pulsante come prima, ma dovremo ingaggiare spesso una battaglia fisica con l’avversario mentre questi ci volta le spalle a braccia larghe, col pallone sotto la suola del piede lontano.

Ma veniamo all’altra faccia della medaglia. Ricreare Pes da zero ha dato non poche grane alla Konami, che per mancanza di tempo (a detta loro) non ha potuto usare il nuovo Fox Engine per implementare nel gioco alcune fondamentali caratteristiche che fino all’anno scorso erano tra i punti di forza della saga.

Prima di parlarne nel dettaglio, diciamo il nostro punto di vista: se Konami si fosse organizzata meglio e avesse dedicato un team apposta per implementare determinate caratteristiche a poche settimane dall’uscita, a quest’ora alcune di queste sarebbero presenti comunque. In parole povere, la mancanza di tempo da loro dichiarata ci sembra una scusa bella e buona per non svelare di aver avuto difficoltà tecniche col Fox Engine (non è facile sviluppare un gioco, ne sa qualcosa il nostro Kafei), oppure di aver risparmiato sul loro sviluppo ritenendole di importanza secondaria.

02Parliamo nel dettaglio di difetti e lacune. Non ci sono pioggia e neve, sempre e solo bel tempo sia di giorno che di sera; inoltre, e questo ha fatto storcere il naso ai più, delle migliaia di giocatori presenti nel gioco soltanto 200 sono stati curati nell’aspetto (compresi, guardacaso, tutti quelli della demo), in modo che il loro viso rispecchiasse fedelmente le controparti reali.

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Riconosceremo subito Messi, Cristiano Ronaldo, Pirlo, Balotelli, Thiago Silva e altri fuoriclasse, ma resteremo delusi quando ci capiterà davanti gente come Milito e la lunga lista annessa, questi ultimi praticamente irriconoscibili o dalla somiglianza molto ma molto approssimativa. In aiuto potranno venire patch e file opzioni dei modders più esperti, ma ci chiediamo sempre come mai questi ultimi riescano a rilasciare aggiornamenti addirittura al day-one mentre alla Konami ci vogliano settimane se non mesi per aggiornare, correggere o quantomeno “limare” i difetti sopracitati.

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Ingresso in campo ed esultanze, almeno nella versione PS3 da noi provata, soffrono di gravi cali di framerate. Esiste un modo per ovviare in parte a questo problema: andiamo su Opzioni, Impostazioni di sistema e clicchiamo su Installa; vengono così installati tutti i dati di gioco. Le animazioni di cui sopra saranno ancora un po’ a scatti, ma meno di prima. Dobbiamo elogiare Konami dicendo che sono molto belle, peccato che la software house non abbia curato e gestito meglio il numero di poligoni sullo schermo per evitare che scattasse tutto. Ok, ora c’è il pubblico in 3D, coreografie e striscioni in movimento e molto altro; ma questo potrebbe giustificare qualche sporadico rallentamento, non certo un framerate che sfiora quello (e non esageriamo) dei primi Winning Eleven su PS1.

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Anche in gameplay abbiamo notato qualche piccolo problema, benchè capiti di rado: ogni tanto, durante i tiri e i lanci in profondità, l’immagine si blocca per qualche centesimo di secondo. Questo non incide sul gameplay in sè, ma è comunque brutto da vedere. Al momento, dopo poche partite giocate, non sappiamo se possa accadere anche in altre situazioni di gioco, ma siamo convinti che un DLC di Konami risolverebbe il problema immediatamente.

LE LICENZE: KONAMI “FREGATA” DALLA EA

Un punto di forza di Fifa è sempre stato quello di avere le licenze di tantissimi campionati, leghe e stadi, il tutto ottenuto ovviamente con grandi investimenti in denaro per averne i diritti. Nonostante la Konami non potesse competere economicamente con EA, nelle precedenti edizioni si era sempre difesa bene in quanto a squadre e giocatori originali. Anno 2014: EA firma licenze in esclusiva che impediscono a Konami e qualsiasi altro concorrente di riprodurre molti stadi, soprattutto quelli spagnoli.

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E’ un colpo duro: Pes 2014 non ha Camp Nou, Santiago Bernabeu e tutti gli altri. “Chissenefrega degli stadi spagnoli”, potranno dire tanti di voi a cui importa solo di San Siro o Juventus Stadium. Ma immaginate la faccia dei tifosi di Barça e Real, Pes-appassionati come noi, quando avranno saputo di questa mancanza; e per tutti gli altri, non sarebbe molto suggestivo giocare contro Barça, Real o Atletico Madrid nel generico “Konami Stadium”.

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Purtroppo non mancano solo tante licenze degli stadi, ma anche quelle di quasi la totalità di Premier League e Bundesliga, fatta eccezione per qualche squadra come Bayern Monaco, Manchester United e poche altre. Anche qui restiamo alquanto stupefatti, pensando che per squadre come Chelsea, Manchester City o Borussia Dortmund fosse d’obbligo uno sforzo economico per inserirne nomi, maglie e stemmi originali. Quest’anno Konami ha voluto ampliare il numero di leghe con licenza aggiungendo squadre come quelle asiatiche e cilene e leghe come AFC Champions League e Copa Libertadores; se da un lato Konami cerchi di vendere di più conquistando il pubblico dei continenti che ospitani tali competizioni, dall’altro è del tutto sbagliato rinunciare ad investire in licenze per squadre europee molto più blasonate. In compenso, troviamo la Champions e l’Europa League di cui Fifa 14 è carente, davvero ben fatte ed appassionanti.

PUBBLICO E TELECRONACA, ORA CI SIAMO DAVVERO 

Gli stadi presenti, benchè non molti, possiedono un’atmosfera fantastica e già all’ingresso in campo dei giocatori partono i cori e si possono ammirare le bellissime coreografie in curva. Come molti utenti volevano da anni abbiamo finalmente il pubblico in 3D, sempre in movimento sugli spalti; non mancano striscioni, fumogeni e altro ancora.

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Ma i miglioramenti non sono soltanto visivi: quando si segna c’è finalmente un gran boato, in particolare se va in gol la squadra di casa; fischi per il prolungato possesso palla della squadra ospite, boato di protesta per un fallo non fischiato, il classico “oooooh” che accompagna la rimessa dal fondo del portiere ed applausi quando si recupera palla a centrocampo. Il tutto molto ben fatto.

Capitolo telecronaca, in Italia affidata anche quest’anno a Pardo e Marchegiani. Le frasi tecniche di Pardo sull’andamento dell’azione sono brevi ma descrivono precisamente cosa stia accadendo; quando un giocatore riceve palla, spesso la frase è del tipo “C’è Marchisio”, al posto del solo cognome del giocatore. Da elogiare gli interventi di Marchegiani, che ogni tanto commenta l’azione di un giocatore citandone anche nome e cognome a inizio commento.

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Si raggiunge il massimo durante i cori “I-ta-lia! I-ta-lia!” e quelli di altre nazionali o club, che aggiungono punti in più al comparto audio. Novità di quest’anno è che il tifo va ad influire sul morale dei giocatori in campo, quindi è facile che la squadra di casa si senta motivata dall’incitamento dei propri tifosi e possa rendere molto di più. Ovviamente vale il contrario per i giocatori della squadra ospite.

Giusto parlare anche delle opzioni audio: al posto delle poche opzioni degli anni scorsi (volume musica, effetti e telecronaca), stavolta è possibile modificarne molti di più, scegliendo ad esempio un volume diverso tra effetti sonori del menù e quelli del pubblico in partita. Quindi un audio davvero molto personalizzabile.

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GIOCABILITA’, JOYPAD ALLA MANO

Iniziando la nostra prima partita, notiamo subito una lentezza generale della manovra, se paragonata con le azioni veloci e verticali delle precedenti edizioni o con l’attuale gameplay di Fifa 14. I nostri giocatori non si girano più a 180° in una frazione di secondo, e se vogliamo sorprendere e aggirare in dribbling il nostro avversario dovremo inventarci qualcosa di meglio anzichè il solito cambio di direzione improvviso o la corsa a zig-zag.

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Dopo le prime 2-3 partite, in cui abbiamo sudato sette camicie per riuscire a fare un solo gol (tra l’altro con un fortunoso rimpallo e autogol del difensore), ci frullava in testa una cosa sola: “Che pezzi di legno, che lentezza! Vendiamo Pes e prendiamo Fifa, ci piace di meno ma almeno l’azione è più fluida!”. Dopo altre 5-6 partite, in cui abbiamo preso senz’altro più confidenza con i comandi e ci riusciva più facile ragionare a centrocampo ed arrivare nell’area avversaria, Pes 2014 ha iniziato a piacerci sempre di più e soltanto ora iniziamo ad apprezzare l’enorme lavoro svolto da Konami. Abbiamo scelto di giocare partite da 15 minuti a tempo, in quanto l’unico modo per segnare è quello di impostare una manovra con molti passaggi orizzontali alla ricerca dello spazio nella difesa avversaria, proprio come avviene nella realtà. Per capirci, i lanci lunghi alla Pirlo funzioneranno solo in determinate situazioni di gioco, se fatti al momento giusto dai giocatori più bravi e con difese avversarie molto alte. Per questo sarà importante scegliere correttamente anche le opzioni tattiche, in base al tipo di gioco che preferiamo.

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Provando la demo di Fifa 14, invece, ci è sembrato che l’azione sia sempre molto veloce e verticale, e che i soliti Messi e compagnia non facciano così tanta fatica ad arrivare al tiro. Restiamo così del parere che la vera simulazione sia Pes mentre Fifa sia un po’ più arcade, restando comunque un gran gioco di calcio. Opinione puramente soggettiva, ovviamente.

Altri miglioramenti di Pes: nella gestione della squadra, le riserve hanno finalmente icone diverse dai non convocati, e non rischiamo più di dimenticare qualche campione fuori dalla lista dei panchinari; nel 2013, invece, avevano tutti l’icona con maglia e numero e dovevamo sempre contare 7 giocatori partendo dall’alto, ricontrollando più volte prima di iniziare la partita.

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Su rimesse dal fondo, calci d’angolo e punizioni, abbiamo una nuova traiettoria tratteggiata che indica direzione, lunghezza ed effetto che prenderà il pallone. Opzione utile per i giocatori alle prime armi, ma sicuramente troppo arcade per interessare i più esperti.

Un’altra piccola chicca visiva avviene talvolta sui lanci in profondità, quando i difensori in corsa alzano il braccio chiamando il fuorigioco, che l’arbitro fischierà o meno a seconda dei casi.

Un accenno alle telecamere: sono presenti quelle più usate dai pessari, ma finalmente possiamo anche personalizzarle con zoom, altezza e angolo di rotazione, cosa finora possibile con tools esterni utilizzabili solo su PC. Questo accontenterà per esempio i giocatori che cercavano da anni una telecamera ibrida tra quella a distanza lontana e distanza media, che abbia anche una certa rotazione in zona area di rigore, come in tv.

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Vediamo i portieri. Konami vi ha implementato nuove animazioni, in particolare sulle uscite, e li ha resi più reattivi ai tiri da fuori area o nell’1 contro 1. Li vediamo uscire spesso in presa alta e di pugno sui cross o i calci d’angolo; sono reattivi nel tuffarsi per deviare in angolo un tiro da fuori area, benchè il tuffo sembri alquanto “rallentato” e fin troppo plastico. Non mancano le solite papere: respinte sui piedi dell’avversario, facili palloni bassi non trattenuti, uscite “a metà strada” sull’avversario lanciato lungo che, alzando la gamba e tirando a mezza altezza sul secondo palo (stile Ibra), anticipa l’uscita del portiere depositando la palla in rete senza troppi problemi.

Possiamo anche comandarlo noi, decidendo dove farlo tuffare sul tiro avversario mediante la pressione di due tasti. Opzione interessante, benchè difficile da gestire al momento giusto in quanto al momento cruciale saremo intenti a controllare i difensori.

Portiere PES 2014

Riguardo all’online, molti erano insoddisfatti poichè durante i primi giorni i server Konami non funzionavano a dovere, forse perchè intasati di richieste. La scritta “Tentativo di comunicazione” in basso a sinistra persisteva senza successo di connessione. Oggi, dopo giorni di attesa, siamo finalmente riusciti a giocare alcune amichevoli online: impressione del tutto positiva, non abbiamo riscontrato un solo lag. Alcune persone ci hanno segnalato di averne riscontrati alcuni, quindi non escludiamo che possano capitare a chiunque.

Molto interessante anche il Campionato Master online. Nel calciomercato sarà più facile acquistare determinati giocatori in base al campionato scelto all’inizio: Campionato Association, molto fisico e frenetico, in cui è facile ingaggiare giocatori preparati e veloci; Lega Catenaccio, in cui bisogna subire meno gol possibili ed è più facile ingaggiare giocatori difensivi; Campionato Continental, molto offensivo, in cui è facile ingaggiare giocatori tecnici e specialisti nei passaggi; infine il Campionato Galactico, che include fuoriclasse in tutti i ruoli, giocabile solo da chi abbia accumulato sufficiente esperienza nei primi tre campionati. Proprio in questi tre c’è un tetto limite sui costi, mentre in quello Galactico non vi sono limiti di alcun genere.

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SCHEDA TECNICA DI “PES 2014”

Grafica:

– Atmosfere da urlo;

– Diversi fuoriclasse sono incredibilmente somiglianti a quelli veri;

– Purtroppo vi sono cali di framerate durante entrata in campo ed esultanze, in parte risolvibili se si installano i dati di gioco;

Sonoro:

– Telecronaca migliorata e dettagliata;

– Pubblico sempre presente e grandi boati su gol e falli;

– Opzioni audio molto personalizzabili;

– Alcuni cori sono perfetti, ci sembra davvero di essere allo stadio;

Giocabilità:

– Manovra molto lenta e un po’ macchinosa, richiede tempo per farci la mano;

– Per segnare bisogna ragionare e passare molto la palla; nessun fuoriclasse palla al piede potrà più bruciare in corsa la difesa avversaria, ci fosse Piccinini in telecronaca non potrebbe più dire “Cambia marcia”;

Longevità:

– Bello in single player, se giocato con un amico e soprattutto online diventa praticamente eterno;

Multiplayer e online:

– Da quando Konami ha sistemato i server, va tutto alla perfezione senza nessun lag;

– Molto bello il Campionato Master online, con diverse novità e suddiviso per tipologie di gioco;

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Comprarlo, perchè sì:

– Il Fox Engine aggiunge un notevole realismo al pallone, ai movimenti ed ai contrasti tra i giocatori;

– Azioni lente e studiate, molto vicine alla realtà, se vogliamo segnare dobbiamo ragionare con calma;

– Atmosfera degli stadi incredibilmente suggestiva;

– Molte leghe e coppe disponibili;

– Portieri migliorati e reattivi, benchè alcune cose siano ancora da rivedere;

– L’online sembra funzionare bene e non sembra dare problemi di lag, ma potrebbero comunque capitare;

– Vista la difficoltà nell’avvicinarsi alla porta avversaria, finalmente i risultati saranno più vicini alla realtà, con pochi gol a match;

Comprarlo, perchè no:

– Mancano tante licenze di leghe e squadre importanti, nonchè degli stadi che non dispongono neanche di un editor per modificarli o aggiungerne di nuovi;

– Mancano pioggia e neve, giocheremo sempre col bel tempo;

– Pochi volti davvero somiglianti, sperando in un prossimo DLC per averne di più;

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COMMENTO FINALE

A primo impatto, dopo aver giocato 1-2 partite, Pes 2014 ci sembrava un flop clamoroso. Vero che il Fox Engine fa il suo dovere, ma i compromessi sono così tanti che il giocatore medio potrebbe stufarsi presto delle troppe novità (e soprattutto “scomodità”) del rivoluzionato gameplay, senza contare che la mancanza di molti stadi e licenze in generale pesano non poco a favore di un Fifa 14 che sta già conquistando gran parte degli indecisi. Altra grande pecca, seppur solo dal punto di vista visivo, è la notevole carenza di volti somiglianti: se nella demo avevamo gustato le somiglianze degli Azzurri e delle altre nazionali e club a disposizione con i giocatori in carne e ossa, gioco completo alla mano ci rendiamo conto che quelli somiglianti li avevamo già visti tutti o quasi. Come già detto sono mancanze che potranno essere colmate da patch e file opzioni vari in arrivo, ma non è una giustificazione per chi ha programmato Pes. Dall’anno prossimo, soprattutto su next-gen, Konami non potrà più limitare gli sforzi solo sul gameplay, altrimenti la gente si terrà i suoi 70 euro nel portafoglio in attesa di prendere Fifa 15.

Giocando un po’ di partite e familiarizzando con i comandi, ci si accorge che il nuovo gameplay funziona niente male, e quella che inizialmente sembrava essere una fastidiosa legnosità di comandi e movimenti dei giocatori finisce per essere apprezzata in quanto simulazione di una partita vera, in cui per arrivare al tiro bisogna impostare la manovra con molti passaggi orizzontali, “dai e vai” e via dicendo. Su questo punto preferiamo di gran lunga Pes a Fifa, poichè nel titolo EA le azioni sono molto più veloci e i giocatori corrono quasi avessero il tasto del turbo perennemente acceso, senza contare improbabili e continue finte, controfinte e avvitamenti su sè stessi in una frazione di secondo. Questo porta Fifa ad avere azioni più fluide ma anche meno vicine alla realtà. Se poi parliamo di fisica del pallone, contrasti e atmosfera degli stadi, Pes stravince per l’assoluto realismo. Fifa, dalla sua parte, può contare su tantissime licenze, molti più stadi e azioni più fluide e meno elaborate che piaceranno a chi non voglia perdere tempo a ragionare ogni singola azione.

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Per scegliere quale comprare, dobbiamo pesare il tutto sulla bilancia e capire cosa cerchiamo in un gioco di calcio: comprando Pes giocheremo una manovra lenta e ragionata, più vicina alla simulazione e con azioni e situazioni di gioco molto varie; comprando Fifa, la manovra sarà più fluida e veloce (vicina allo stile arcade) e avremo molte più licenze e volti somiglianti.

Tra Pes e Fifa non può esserci un vero vincitore neanche stavolta, ma come già detto possiamo solo suggerirvi di andare nei negozi e centri commerciali e giocare ad entrambi almeno 4-5 partite (prima che il negoziante o il responsabile dell’area vi sbattano fuori), solo così potrete farvi un’idea precisa del gameplay e di tutte le migliorìe (o difetti) dei due titoli.

Premiamo Konami per lo sforzo di ripartire da zero con uno dei suoi titoli di punta, ma al tempo stesso dobbiamo bacchettarla per le caratteristiche mancanti che, secondo noi, potevano essere implementate almeno in parte. Il tutto sperando sempre in qualche prossima patch, che l’anno prossimo si investano più soldi in licenze e si lavori di più su volti e condizioni meteo.

“Pongy” Alberto Manuel Pongitore

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16 risposte a Recensione di Pes 2014

  1. MAURIZIO scrive:

    Sono per PES 2014 , in generale , richiama maggiormente il clima partita ed una sua evoluzione non prevedibile.

    IMPORTANTE :
    Non l’ho letto da nessuna parte :PES e FIFa si sono dimanticati degli arbitri di porta ?

  2. alessandro scrive:

    Sono d’accordo con questa obbiettiva recensione…la prima trallaltro che sa di cosa parlare dopo averci giocato un Po di partite per capire in realtà la profondità del gamplay della simulazione Konami….molto più realistica di fifa!

  3. fabio scrive:

    Pes 2014 offlin bellissimo ma io ho adsl e ps3 e mi piace giocare online, server sempre in manutenzione, e sempre onlne non si possono settare le telecamere, c’e’ solo una telecamera default lontana che rende il gioco brutto e lentovsnza poter muoversi liberamente e senza poter vedere il lavoro fox engine creato inutilmente dalla konami perche’ i giocatori da quella inquadratura sono piccoli

  4. Stefano scrive:

    Ciao sono stefano e nn ho mai fatto un commento a nulla..ma questa volta lo devo fare..ma chi ha progettato pes14 ha svinato..chiederei i soldi indietro a qualcuno se potessi.. E’ ingiocabile!!! E detto da uno che nn prenderebbe fifa neanche se glielo ragalassero!!!!non sembra neanche parente con pes13!! Neanche nella grafica tanto pubblicizzata!!sono delusooooooo!!

  5. alessandro scrive:

    Pes 2013 non simula…é un gioco Arcade!!! Con pes 2014 devi giocare a calcio per vincere le partite!!!vedrai che con un Po di pratica…si comincia a capire l ottimo lavoro di Konami….divertentissimo e profondissimo….

  6. marco scrive:

    Si pes e’ molto divertnte offline, molto arcade giocare vs cpu migliorato e che ti lascua giocare ma se sbagli ti infila dentro qualche bel gol, ma online e’ peggiorato rispetto al 2013, i server sono sempre in manutenzione e se si riesce a giocare il gioco va lento e a volte a scatti cin tanti bug che se la palla e’ in aria e viene agganciata basta 1movimentovper perdere palla nei cintrasti elementari rendendi azioni ingiocabili, poi non si possono cambiare telecamere online dopo che hanno creato il settaggio personalizzato e’ stato un brutto colpo frse il peggiore che ha potuto fare la konami e ancora non ha rilanciato un dlc che modifica questa settaggio, anz la konami nob ne parla proprio lasciando delusi tutti i clienti compreso me

  7. William scrive:

    Come faccio a giocare le coppe online prima ti diceva competizione e poi sceglievi la coppa online da giocare adesso ti dice solo le coppe o campionato senza poter giocar online

  8. Simone scrive:

    Semplicemente ingiocabile. Tralascio visi, stadi, palloni etc etc.

    Mi chiedo come sia possibile giocare quando in area rallenta divetando quasi un replay.
    Tiri?? CHe li fate a fare, tanto sono tutte loffe.

    Troppi comandi da imparare solo per fare un dribbling.
    Fifa nemmeno lo vedo tanto è asettico.

    Ritorno al pes2009 su pc, niente di che ma almeno non si sclera, aspettando opportuni fixes

  9. matteo scrive:

    Il pes 2013 era uno dei giochi piu’ divertenti di sempre, lo hanno rovinato in modo terribile, ora e’ una brutta copia di fifa, con difensori piu’ veloci di carl lewis in recupero, lentezza paurosa per il resto,bug nell’online, tiri ridicoli e poi il rinvio del portiere con quello zampillo in sovraimpressione che e’ osceno…prima col pes 2013 avevo sempre voglia di giocare, dopo aver comprato e provato il pes2014 l’ho riportato indietro e ora sono passato al fifa 2014 che e’ un po’ meglio di pes 2014 ma dopo 2 partite ne ho gia’ le palle piene, gioco piatto e ripetitivo.
    Speriamo nel frattempo aggiornino il pes 2013…
    Spero che con la ps4 konami rinsavisca ritorni al passato.

  10. Pongy scrive:

    Ciao Matteo grazie per il tuo commento.
    Anche a me piaceva molto Pes 2013, dopo Pes 6 era il primo della saga a cui giocavo volentieri. Il 2014 è più lento e ragionato, ci può stare cercare di renderlo più vicino alla realtà ma secondo me hanno esagerato. Fifa 14 al contrario è fin troppo fluido, veloce e verticale, mi sembra un po’ troppo arcade. Gameplay a parte, la EA ha il merito di investire in licenze che spesso e volentieri fanno la differenza: andando nei negozi, la gente che li prova commenta sempre “Fifa ha tutti i giocatori e gli stadi veri, Pes ne ha pochissimi… meglio Fifa!”. Certo, bisogna guardare tutto, non solo licenze e non solo gameplay, è l’insieme che fa il gioco. Per quanto riguarda Pes, speriamo in bene nel 2015 sulle consoles next-gen. Un saluto e continua a seguirci!

  11. Campyon scrive:

    A me è sempre piaciuto PES, ma adesso faccio difficoltà a giocare per i tiri, non sono reali, vanno ad 1/2 km all’ora, ma la Konami farà qualche cosa per migliorare anche questi benedetti tiri?

  12. Mattia scrive:

    Ho problemi nel gioco icone oscurate tipo stadio scegli pallone e imp generali

  13. Luigi e il "pes....pezzotto" scrive:

    RAGAZZIIIII E UNO SCHIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! GIOCO ORRIBILE E 70 EURO BUTTATI AL CESSO!!! CIOE CI RENDIAMO CONTO?? GQUI SI TRATTA DI UNA VERA E PROPRIA TRUFFA…..MA XKE E UN GIOCO PES2014????? A ME E KE ME LO SONO COMPRATO PURE. SONO PASSATO A FIFA E RIMARRò A FIFA PER SEMPRE!! PES CON ME HA CHIUSO. E A ME QUESTA E LA PRIMA VOLTA KE FACCIO UN COMMENTO, MA CREDETEMI X FARLO IO ALLORA SIGNIFICA KE LA COSA E GRAVE. E X DI PIU??? MI SENTO PRESO X IL C***……IO VADO A LAVORARE UNA SETTIMANA DI LAVORO PER COMPRARMELO E POI???? UNA SOLA…….VERGOGNATEVI A TUTTI QUELLI KE HANNO FATTO PES. LO DOVEVANO CHIAMRE “PEZZOTTO”!!IO HO CHIUSO MO E MAI PIU…..ME LI VADO A MANGIARE L ANNO PROSSIMO 70EURO.

  14. Loco scrive:

    Luigi AMO il tuo commento 😀

  15. luca scrive:

    Io li ho comprati entrambi ed una cosa è sicura: PES 2014 è meni giocabile del precedente PES 2013. Effettivamente i tiri da fuori sono delle vere e proprie “loffe” ed i difensori sono sistematcamente più veloci degli attaccanti in recupero (e questo stride con la realtà). Frequenti difficoltà anche on line con conenssioni saltate ripetutamente. Di bello vi è la grafica e l’atmosfera. In quanto a pioggia e neve: ma chi se ne frega!!
    FIFA 2014 dal canto suo sembra un gioco di burattini dove i giocatori assomigliano a cavalli imbizzarriti che corrono come pazzi….quasi fossero tutti drogati. Di somiglianze nememno a parlarne. Troppo semplicistico e ci si annoia presto.
    In sintesi: quest’anno fanno cagare entrambi ma se prorpio dovessi scegliere: MEGLIO PES 2014…entrambi molto lontano dalla realtà ma PES ci si avvicina un pò di piu… .

  16. Gabriele scrive:

    No ci siamo
    Ieri sera ho deciso di tornare a pes 2013
    Voglio divertirmi niente di più
    Gioco da tanto a pes 2014 e me la cavo decisamente ma se l’avversario sotto porta ti fa il pallonetto è sempre gol
    Mollo!

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