Gli errori dei WebMaster una Case History
Torno a “parlarti” dei WebMaster e degli errori che molti di loro, spesso in buona fede, fanno pregiudicando i risultati sui motori di ricerca dei siti dei loro clienti.
Oggi ho una case history personale da sottoporti, un episodio accaduto pochi giorni fa e che probabilmente presto verrà risolto.
Da poco tempo mi sto occupando del progetto Citizenmania; il corporate blog Citizen Watch Italy S.p.A, la società che distribuisce in Italia i famosi orologi radiocontrollati.
La blog policy dell’azienda è di non intervenire direttamente nelle discussioni che si animeranno sul blog aziendale; tuttavia è palese e giusto, aggiungo io, che vogliano citare il progetto, attraverso un semplice link dal loro sito istituzionale.
D’accordo con il responsabile Marketing decidiamo di farlo, gli spiego le caratteristiche del tag HTML necessario che avrebbe dovuto a sua volta comunicare al Webmaster del sito, fra l’altro un tecnico davvero molto in gamba; è sua la grafica del corporate blog..
Non avrebbe dovuto fare niente di trascendentale, un semplice link testuale con l’accortezza di aggiungere nella sintassi del tag l’attributo rel=”me” utile in particolari occasioni di attività di Brand Reputation.
Grazie a questo banalissimo attributo, Google, nelle query che contengono il brand Citizen aggregherebbe implicitamente Citizenmania al sito istituzionale del Marchio, facendolo probabilmente comparire nelle SERP immediatamente sotto il sito istituzionale, ogni volta che un navigatore ricercherà Citizen sul motorone californiano.
Passano poche ore e nel footer della home page del sito della nota azienda compare il link; bello curato, elegante però in flashhhhhhhhhhhhhhhh e dunque assolutamente non cofacente alle nostre esigenze di Brand Reputation.
Se Citizen non avesse avuto alle sue dipendenze un consulente SEO, questo banalissimo errore avrebbe compromesso una parte delle attività di branding di uno dei suoi siti !
Fabio Dell’Orto
Internet marketer Angel