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Squeeze Page

Pochi giorni fa ti ho suggerito come realizzare una landing page rendendone efficace la comunicazione utilizzando il modello A.I.D.A che descrive le quattro situazioni o eventi che si verificano quando i navigatori provenienti da un annuncio Adwords arrivano sulla pagina di destinazione da una campagna.

In una strategia di Online Marketing tuttavia c’è un’altra tipologia di pagina di destinazione denominata squeeze page,che viene utilizzata quando l’obiettivo diventa fare list building anzichè la vendita diretta.

Pochissimi webmarketer italiani utilizzano questa variante delle landing page resa famosa da Jonathan Mizel.

Quando un utente arriva su una squueze page egli non può fare altro che lasciare il suo indirizzo email in un form,per farglielo fare va benissimo il modello A.I.D.A,pianificando i quattro pilastri in funzione del fatto che il navigatore come azione finale non dovrà acquistare nulla ma lasciare spontaneamente il suo preziosissimo account di posta elettronica.

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A.I.D.A le regole di Web Marketing per le tue landing page

i 4 pilastro del WM

La pagina di destinazione di una campagna Adwords oppure quella linkata da un banner tecnicamente si chiama landing page,essa ha un ruolo importantissimo nel processo di conversione dell’utente a cliente.

Quando un utente arriverà sulla tua pagina è tutto virtuale non c’è contatto fisico come succederebbe in un negozio,e a questo punto la domanda sorge spontanea:come fare per catturare la sua attenzione e spingerlo a svolgere l’azione desiderata ?

Ci sono 4 regole che noi addetti ai lavori identifichiamo con l’acronimo A.I.D.A; proprio come l’opera di Giuseppe Verdi che naturalmente non centra nulla.

Le quattro lettere che formano l’acronimo A.I.D.A infatti hanno il seguente significato:

A come attenzione; hai poco più di 5 secondi per catturare quella dell’utente e convincerlo a leggere la tua pagina.
Dovrai farlo utilizzando un titolo ( headline per gli utenti più esperti ) persuasivo che può anche essere preceduto da una pre-headline e seguito da una post-headline.
E’ palese che i contenuti dovranno essere inerenti alla ricerca eseguita sul motore di ricerca oppure annunciati dal banner.

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3 rischi di Google Adwords

Pur sapendo che il pay per click è un’attività di Web marketing che permette di portare traffico su un sito attraverso l’offerta di molte agenzie,associo spontaneamente questo sistema di promozione on line a Adwords la piattaforma pubblicitaria di Google.
L’enorme popolarità del motorone di ricerca californiano,utilizzato dalla quasi totalità degli internauti italiani e le innumerevoli opportunità offerte da questa piattaforma l’hanno fatto diventare il più conosciuto sistema per farsi trovare velocemente sui motori di ricerca.

Leggendo le informazioni scritte sulle pagine di Adwords,secondo Google facendo attività di pay per click con la sua piattaforma puoi raggiungere un pubblico mirato ( VERO ),puoi modificare i tuoi annunci e rettificare il budget finchè non ottieni risultati migliori ( VERO ma per farlo serve esperienza ),non vi è alcun limite di spesa e alcun impegno in termini di tempo ( VERO,tuttavia il rischio di spendere tanti soldi senza ottenere risultati apprezzabili c’è eccome !! );in definitiva,guardando il mio giudizio scritto fra parentesi,un ottimo sistema però da utilizzare con giudizio e facendo attenzione !

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Il pay per click

Pay Per Click

Nel post dal titolo: i sistemi per apparire nei motori di ricerca ho scritto che ci sono due sistemi per farlo,uno di questi è il pay per click;esistono diversi circuiti che utilizzano questo sistema, Google Adwords in Italia è il più utilizzato e naturalmente quello che garantisce i migliori risultati.

Con Google Adwords potrai attivare velocemente e in piena autonomia una campagna pay per click per pubblicizzare il tuo sito web,la tua attività,un prodotto oppure un e-commerce;tu crei gli annunci e scegli le parole chiave,quando gli utenti effettuano ricerche su Google utilizzando una delle parole chiave scelte,il tuo annuncio apparirà di fianco ai risultati naturali del motore di ricerca,per contro tu pagherai un costo per ogni click che i navigatori avranno fatto sul tuo banner.

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La scelta delle parole chiave

Frasi strategiche e parole chiave

La scelta delle parole chiave,qualunque sia il sistema di posizionamento sui motori di ricerca che hai scelto,è una fase estremamente delicata,che determina la riuscita o meno di un progetto di search engine marketing.
Ancora una volta Google ti aiuta offrendoti un tool denominato strumento per le parole chiave, tuttavia come scritto chiaramente nella pagina che ospita questo strumento,non garantisce che le parole chiave trovate attraverso di esso miglioreranno la riuscita della campagna.

Vediamo insieme come potresti ottimizzare una strategia intelligente per scegliere le parole chiave da utilizzare nel tuo sito;la prima cosa che ti consiglio di fare è disegnare una piramide al cui vertice scriverai la parola chiave più importante.
Sceglila fissando il tuo obiettivo principale,per esempio vendita oppure consulenza,abbinandolo al prodotto oppure servizio che offri nel tuo sito.

Al secondo livello della piramide scendendo verso la base, inserisci due o tre frasi strategiche con importanza leggermente inferiore a quella principale ma comunque importanti per il tuo business.
Scendendo ulteriormente dovrai inserire un nuovo gruppo di 5 o 6 frasi ancora meno importanti e infine alla base tutte le rimanenti.

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