La “giornata mondiale dell’ambiente” siamo noi, ora e quiinserito il 4/6/2010 alle 18:27
Domani 5 giugno ricorre la giornata mondiale dell’ambiente. Caspita! Mondiale! E poi “l’ambiente”, a ri-caspita! Il nostro pianeta! Sicuramente dietro c’è qualche istanza superiore, qualche organismo molto autorevole - e in effetti c’è. Ci sentiamo quindi in qualche modo rassicurati, pronti a sfoderare il telefonino e mandare qualche SMS-donazione non appena qualche divo del video ci ordinerà di farlo dal set di qualche trasmissione-contenitore. Giustissimo farlo! Coscienza a posto, saremo convinti di avere agito, di non essere rimasti indifferenti ai cambiamenti climatici, pronti con l’SMS in canna a favore della prossima causa. La nazionale brasiliana pianta un albero per ogni gol realizzato, Leonardo Di Caprio si schiera a difesa delle tigri, e Obama si scervella sul disastro biblico nel golfo del Messico. Di fronte alle proporzioni di queste imprese, alla loro portata planetaria, alla celebrità dei loro protagonisti, ci dimentichiamo che in realtà l’ambiente siamo noi, ora e qui, e poi tutti gli altri giorni dell’anno. La glamourizzazione della cause sociali e ambientali è fenomeno antico, e contribuisce a farle conoscere e a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma contribuisce anche a deresponsabilizzare i singoli individui, che percepiscono tali cause come fenomeni lontani dalla loro sfera di intervento personale, innalzandosi al livello di concetti quasi filosofici. Di un concetto astratto si parla, si discute anche animatamente, ma raramente ciò porta ad azioni concrete. Ecco perché quando all’azienda che gestisce questo blog è stato chiesto di sostenere l’iniziativa, locale, di “abbracciamo il lago”, in programma il 5 e 6 giugno intorno al lago di Varese, lo ha fatto cercando di ridare una dimensione geografica, uno scopo e una portata a dimensione di individuo, e per una volta, oltre alla sponsorizzazione, con un’azione commerciale. Ecco come: il tema del lago è direttamente collegato a quello dell’acqua, l’abbraccio al lago è idealmente un “proteggere” una risorsa preziosa, l’acqua. Individualmente ci sono molti modi di proteggere l’acqua, ad esempio evitando gli sprechi. Esiste una gamma di prodotti dell’azienda in questione che è in grado di far risparmiare acqua, oltre a consumare meno elettricità, perché è stata progettata per questo. Si offre quindi a tutti la possibilità di acquistare questi apparecchi presso lo spaccio aziendale all’interno dello stabilimento di Cassinetta, ai prezzi normalmente riservati ai dipendenti. Ci guadagna chi acquista, ottenendo uno sconto significativo oltre al risparmio in bolletta, e ci guadagna l’ambiente. Ci guadagna l’azienda che vede valorizzato, con la vendita, il lavoro di chi opera all’interno della fabbrica e che è parte integrante del tessuto sociale di questa comunità.Tornando al tema della protezione, c’è un ambiente adiacente al famoso lago che merita la nostra attenzione. Si tratta della Palude Brabbia, un ecosistema unico e fragile, meraviglioso tesoro di biodiversità e rifugio di specie rare. Allora per ogni apparecchio acquistato, l’azienda donerà €10.00 a chi quotidianamente lavora per la salvaguardia di questo ambiente, la LIPU. Non è necessario acquistare una lavatrice per sentirsi partecipi, e soprattutto per avere un impatto concreto: bastano semplici, piccoli gesti quotidiani e domestici, come non lasciar scorrere l’acqua quando ci si lava i denti. Questo risolverà il problema della deforestazione amazzonica, o la marea nera in Louisiana? Siamo convinti di sì, quando si è in un miliardo a farlo, e quando applichiamo questo principio di rispetto a tutto ciò che facciamo, con semplicità e senza pensarci troppo. Categoria: Acqua
sono passati piu di vent'anni da quando assolutamente isolato anche all'interno del sindacato scrivevo articoli sui problemi climatici generali,vedi il giornalino 35 della FIM di fabbrica,oggi la Whirlpool,propone un contributo alla LIPU per la BRABBIA, conferma temi che non sto sognando!! anche perche una cosa del genere l'avevo solo pensata negli anni90,poi se non sbaglio fu la Zanussi a sponsorizzare il WWF,ero solo un po avanti con le lancette della storia?
Scritto da angelomotta il 4/6/2010 alle 20:49
Le buone idee, anche se sepolte, sono dure a morire e prima o poi vengono a galla... in quanto ad altre aziende che sostengono organizzazioni animaliste, non posso commentare, ma a me pare che quella fu una vera operazione pubblicitaria su vasta scala. Va bene così, si è fatto comunque del bene. La storia di Whirlpool e della palude è invece molto più intima, circoscritta ai pochi comuni del lago e ai suoi abitanti. Siamo tra noi, il marketing, spero si sia capito, qui non centra...
Scritto da Pierre Ley il 5/6/2010 alle 17:17 |
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