Applausi da noi studenti

Vi proponiamo questo breve articoli scritto da Gloria, studentessa della 4D dell’Istituto “Verri” di Busto Arsizio. A breve pubblicheremo una seconda riflessione.

Il 20 maggio 2011 ci siamo recato alla casa circondariale di Busto  Arsizio, per assistere allo spettacolo: “Nella pancia della balena“ interpretato da un gruppo di detenuti.
All’inizio eravamo spaesati e agitati all’idea di entrare in carcere. L’ambiente poco curato, i diversi cancelli che abbiamo dovuto attraversare, le celle di transito davano l’idea di un luogo tetro e angoscioso.
I detenuti hanno recitato più di un ruolo nello spettacolo durato circa un’ora. Lo stesso personaggio principale, Pinocchio, è stato interpretato da vari attori. Al termine della recita, si è aperto un dibattito introdotto dall’educatrice. L’argomento riguardava la vita dentro il carcere. E’ emerso che uno dei problemi principali dei detenuti è come occupare il tempo per conservare un minimo di serenità e dimenticare almeno per un po’ la causa che li ha portati lì. Il lavoro, per esempio, offre un valido aiuto. All’interno, i detenuti svolgono attività di recupero come il teatro, la musica e la scuola; all’esterno, i pochi che hanno il permesso, si dedicano al giardinaggio e alla cioccolateria.
A nostro parere, è stata una bella esperienza, che è servita ai detenuti per capire che fuori non sono dimenticati e per dimostrare che un uomo può cambiare il corso della sua vita. Hanno tirato fuori la loro voglia di libertà, hanno cancellato in noi il pregiudizio che li vuole solo persone negative e per un po’ anche loro si sono svagati.
A noi, questo incontro è servito. Non avevamo mai pensato ai detenuti come a persone che provano i nostri stessi sentimenti e a quanto sia difficile per loro ricominciare a vivere in spazi così ristretti. Soprattutto è cresciuta la nostra consapevolezza su cosa sia il carcere e sul valore della libertà che per niente al mondo va persa con scelte sbagliate.

Gloria
Istituto “Verri” Busto A.

 

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