Cambierà qualcosa per il mondo del carcere con il nuovo ministro, Paola Severino?
Ovviamente non lo sappiamo, ma continuiamo a crederci. Ecco le recenti dichiarazioni del ministro: “Morire di gelo in carcere è una tragedia“. La guardasigilli, nell’intervista a firma di Francesco Grignetti su La Stampa oggi in edicola, affronta anche il tema del decreto salva-carceri, che martedi diventerà legge, ribadendo la necesittà di “ricorrere alla carcerazione solo quando le altre misure di limitazione della libertà non siano idonee a garantire la difesa della società“.
E sull’ipotesi dei un nuovo provvedimento di indulto, la ministra Severino, è chiara: “Non esiste una misura che da sola possa risolvere il problema delle carceri. Occorre un insieme di interventi come deflazione, depenalizzazione, nuovi istituti, messa in prova e domiciliari”.
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Finalmente un Ministro che capisce qualcosa. Eccellente.
Col Ministro degli Affari Esteri e’ il meglio che ci potesse capitare ma quasi nessuno se n’è ancora accorto. Non son banchieri, non son finanzieri, non sono teatranti.
è ingiusto, il ministro come avvocato,ha provato a mettersi dalla parte delle vittime? ed anche a quelle persone che devono subire gli arresti domiciliari di questi….delinquenti?perchè chi va in carecere perchè ha commesso un reato,perchè chi vive nei condomini deve trovarsi in queste situazioni?,noi lo viviamo,che vergogna,portateli vicino o di fianco a casa vostra,….non si può per iniziare rimandare al proprio paese gli stranieri qui detenuti?oltre al danno,la beffa di doverli anche mantenere,ma questa è giustizia?..per fortuna che l’Italia è un grande paese?ma a volte proprio non ne sono convinta…forse perchè io sono una vittima e….dovessero scarcerare dal manicomio criminale il mio aggressore……la faccio io la strage….che bella tutela del cittadino..vergogna