Buon compleanno BICA!

Un percorso iniziato quattro anni fa e destinato a continuare

“É uno spazio bello, accogliente, rilassante. Non da considerarsi come una semplice biblioteca, ma un vero e proprio centro in cui la conoscenza diviene un modo per creare comunità.” spiega Claudio, universitario e frequentatore assiduo della struttura. “Qui è possibile elevarsi dalle barbarie quotidiane rifugiandosi in un luogo ameno, caratterizzato da ampi spazi ed uno stile minimale che contribuiscono a generare un clima molto stimolante.”

Il progetto Bica -Beyond the books- nasce nel 2009, quando il Comune di Carnago ha deciso di riqualificare e valorizzare la vecchia Biblioteca Civica grazie a un completo restauro della struttura.
“Bica” (dal vocabolario “cumulo, ammasso di cose” ed a sua volta dal longobardo, un “mucchio di covoni di frumento”) ora offre undici sale e 530 caratterizzati da vaste aree adibite non solo a studio e lettura: spazi multimediali, sala bambini, atelier d’arte ed una stanza contenente videogiochi per ragazzi completano i servizi.

Quest’anno Bica compie quattro anni, e per l’occasione la giornata di domenica 27 gennaio sarà completamente adibita a festeggiare il traguardo raggiunto. Ciò sarà possibile attraverso iniziative che spaziano da laboratori per bambini, alla mostra d’arte contemporanea “Arte e Territorio presso la Chiesa di San Rocco, sino all’evento conclusivo della giornata: “Ero più curioso di voi – 20 anni senza Faber”, live-show volto a ricordare il ventesimo anniversario della morte di Fabrizio de Andrè. Per conoscere tutti gli eventi ed il programma dettagliato cliccare qui.

Il segreto del successo della rinnovata BIblioteca di Carnago, oltre all’essere aperta 7 giorni su 7, è il riuscire a conciliare le necessità di tutti i cittadini: qualsiasi fascia di età può trovare all’interno della struttura ciò di cui più ha bisogno. Bambini, adolescenti ed adulti riescono quindi a condividere uno spazio che offre gli strumenti necessari per la crescita personale. Luoghi che offrono servizi simili purtroppo sono oggi molto rari, ma dovrebbero essere sempre più incoraggiati: essi permettono di plasmare veri e propri contenitori sociali e culturali che divengono un riferimento per la collettività, avvicinando in modo piacevole il cittadino al mondo della cultura in tutte le sue sfaccettature.

Nicoletta Ermoli

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