Il cambiamento è la legge della vita, sia quello che sta alla base della crescita fisica che quello relativo ai progetti di vita.
Il cambiamento è sempre frutto di una rottura, quello delle cellule della nostra anatomia e quello nelle relazioni, questo lo chiamiamo distacco . Si tratta di posizioni che vanno diversificandosi nel tempo.
Non è vero che una persona vuole cambiare, segretamente spesso la persona vorrebbe tornare ad essere piccolo per non dover affrontare il cambiamento.
Se ci mette in un atteggiamento di disponibilità al cambiamento allora sarà possibile ad esempio scoprire che servire è più bello di essere servito e dare è più bello che ricevere.
Se si scopre questa dimensione si arriva ad accettare anche l’autorità negli altri e in se stessi. La parola deriva infatti dal latino augeo che significa far crescere .
Il cambiamento non è fine a se stesso ma la condizione raggiunta per essere capaci di relazioni responsabili cioè di amore che significa non dovute da una necessità ma espressi con gratuità.
Il cambiamento ti fa protagonista e ti gratifica anche dopo aver raggiunto con fatica l’obiettivo o l’oggetto dei desideri.
Fino a quando saremo autocentrati e autoreferenziali probabilmente subiremo il vivere ma se ci mettessimo in una prospettiva di crescita avremo la soddisfazione di ammirare il tratto di strada percorsa.