Nanni Moretti è uno dei protagonisti del mio viaggio. Lo è stato nell’origine della mia passione per la vespa. L’ho ritrovato nel fascino di Georgette Ranucci che ha scritto un libro sul regista. Ora un altro tassello, il più affascinante. Molte riprese della Stanza del figlio, che gli valse la meritata vittoria a Cannes, Moretti le girò ad Ancona. Aveva scelto come base logistica l’hotel Emilia al Poggio di Portonovo. Lo stesso albergo dove ho soggiornato nella mia tappa di Sirolo. Ne parlo con Raffaella, tornata alcuni anni fa da Milano, dove aveva studiato Archittura, per riprendere in mano l’azienda di famiglia dopo la drammatica morte del fratello Maurizio. «Nanni è stato qui otto mesi, e si era creato un clima familiare tanto che è tornato tante volte anche negli anni successivi. Alcune scene del film le ha girate a Portonovo e all’osteria del Poggio anche quella fondata dalla nonna Emilia e gestita dalla mia famiglia».
Il libro
Hanno seguito il viaggio
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