Una mattonella gialla ben in vista con la sua celebre firma. Piero Chiara amava Alassio e ci passava le vacanze prendendo in affitto un appartamento di un’amica della moglie. Mario Berrino si illumina tutto quando gli chiedo se lo conoscesse. “Eravamo grandi amici e l’ultima volta che l’ho visto è stato a Luino. Sono stato a trovarlo alcuni giorni e ricordo con piacere le lunghe chiacchierate nel suo bar preferito. Aveva un posto tutto riservato per lui. Una vista sul lago con le montagne a far capolino. Amava quei luoghi e lo trasmetteva”.
Il patron del celebre Muretto ha tanti ricordi del nostro scrittore. “La prima volta che l’ho visto invece è stata buffa. Avevano avvisato un amico che questo famoso scrittore voleva incontrarmi. Così lui di corsa stava venendo da me per dirmelo, ma Chiara era già entrato al Caffè Roma e si era presentato. Era un uomo semplice, alla mano. Un grande e quelli così li riconosci perché non si danno mai le arie”.
Detto da uno che ospitava Hemingway e che gli gestiva la posta c’è da crederci…
“Aveva un Volvo. Una delle prime che si vedeva in giro e una volta siamo andati insieme a Sanremo perché doveva presentare un libro. C’erano tantissime persone e finito l’incontro si misero tutte in fila per farsi fare una dedica. Io non pensavo volesse restare ancora lì e invece lui con pazienza ascoltava tutti”.
Il libro
Hanno seguito il viaggio
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