“L’inverno della cultura” di Jean Clair

Oggi non si deve più dire “pane al pane e vino al vino”. Il dire deve essere viscido, untuoso, ambiguo, oltre che ruffiano e ciarlatano come nell’articolo di Angela Vettese che su “IlSole24Ore” accusa Jean Clair di “catastrofista”, commentando l’ultimo libro di questo saggio personaggio dell’Arte  (“L’INVERNO DELLA CULTURA” Ed. Skira, Milano 2011)

Il disastro denominato “sistema dell’arte contemporanea” è di fronte a tutti eppure la Vettese, come i cortigiani del Re, pretende continuare a lodarne la magnificenza del tessuto e ovviamente pretende zittire coloro che osano sostenere, motivare e dimostrare con ragionamenti seri, articolati e dignitosi che « Il re è nudo! ».

MOMO' CALASCIBETTA

E’ la stessa identica cosa che succede a livello planetario, quando gli speculatori finanziari, le lobby politico/imprenditoriali e le caste militari accusano di “catastrofismo” gli scienziati, gli ecologisti e tutti coloro che denunciano lo stato attuale delle cose.

Il teologo australiano Paul Collins ha scritto nel suo recente libro Judgment Day: «Ritengo che la generazione che va dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi sarà tra le generazioni più maledette della storia umana: mai prima di oggi esseri umani hanno talmente degradato e danneggiato il pianeta Terra».

E Alex Zanotelli conclude: “Il Pianeta Terra non ce la fa più con l’Homo sapiens”.

Ed io credo che sia arrivato il momento di dire: ”L’ Homo sapiens non ce la fa più con il sistema mafioso dell’arte contemporanea, che come una piovra pretende dirigere, controllare e omologare la creatività in ogni angolo del pianeta“.

Molto probabilmente la distruzione del nostro pianeta continuerà, e molto probabilmente continuerà parallelamente anche il cancro del “sistema dell’arte contemporanea”.

Ciononostante crediamo che valga la pena di continuare a lottare “finchè l’ultimo albero non sarà stato tagliato, l’ultimo bisonte abbattuto e l’ultimo fiume prosciugato….”

DANIEL PULIDO

Jean Clair è stato accusato di essere un conservatore o un reazionario perchè dichiara necessario lottare per …..”conservare quanto è possibile: patrimonio ecologico, spirituale, artistico, architettonico, intellettuale. Conservare quanto è ancora possibile…..”

Ha proprio ragione Edoardo Galeano che parla di “mondo a testa in giù” o di “mondo alla rovescia”:……

……chi è davvero un Rivoluzionario perchè difende la giustizia sociale, la legalità, la pace, le diversità, il lavoro, la vita e la madre terra viene accusato come conservatore, reazionario o addirittura terrorista; mentre il ruffiano-mercenario coccolato dal sistema di potere mondiale ingiusto e infame sarebbe diventato un “rivoluzionario”……

Il libro di Jean Clair “L’INVERNO DELLA CULTURA” è un testo fondamentale, un manuale operativo, uno strumento di lavoro e di lotta per coloro che, anche in Italia, credono ancora che la Storia e l’Arte e la Pittura non sono morte, finite e obsolete.

E’ un libro da leggere e da studiare e da godere appassionatamente.

(Jean Clair, L’inverno della cultura, Skira, Milano, pagg. 112, € 16,00)

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Post scriptum:

GRAZIE JEAN CLAIR PER DEDICARE QUESTO LIBRO A TUTTI GLI ARTISTI CHE SONO STATI IGNORATI, OSTEGGIATI, MALTRATTATI, EMARGINATI, ESILIATI E FATTI SPARIRE “DALLO STATO E DALLA CHIESA CHE NON SEMBRANO PIU’ AGIRE CHE MOSSI DALL’ ODIO DELLA BELLEZZA

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JOSE CLEMENTE OROZCO

Per approfondire:

http://dispersioni.wordpress.com/2012/02/01/linverno-della-cultura-di-jean-clair/

http://danielesalvi.ilcannocchiale.it/post/2688685.html

http://engrammi.blogspot.com/2011/09/jean-clair-linverno-della-cultura.html

PERINI UGO

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GERARDO MURILLO, Dr.ATL

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GEORGE BELLOWS

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ANTONIO LUIGI GAJONI

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PETER DOIG

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LINO ENEA SPILIMBERGO

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AURELIO C.

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DAVID ALFARO SIQUEIROS

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RICARDO GOMEZ

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ANTONIO BERNI

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ARMANDO MORALES

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GIUSEPPE AR

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ARMANDO REVERON

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1 pensiero su ““L’inverno della cultura” di Jean Clair

  1. cari amici, la pittura non potrà mai scomparire!
    Hanno scoperto il concettuale ma questo è sempre stato insito nell’opera
    pittorica che è prima di tutto concetto e frutto di un pensiero.
    Senza questo non sarebbe mai esista nessuna forma d’arte!!
    Un forte abbraccio a tutti gli amici che c on il pennello tentano di
    costruire un linguaggio universale.

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