L’11 maggio e la vigilia dell’ora X

Non svegliatemi, sto sognando

Una domanda buttata lì quasi per caso a Charlie Recalcati ha fatto tornare in mente quelle ore di vigilia, e quindi di attesa, aspettativa e tensione, che precedettero la ormai mitica gara3 della finale tra Roosters e Benetton dell’11 maggio (!) 1999. «Coach, che differenza c’è tra l’allenamento del 10 maggio di quest’anno e quello del 10 maggio di allora?».
Una frase scherzosa cui l’allenatore della Stella ha comunque provato a rispondere: «Non mi ricordo quasi nulla: di sicuro una differenza è quella del luogo, perché allora stavamo sempre al Campus. Al palazzetto non venivamo neppure per la consueta seduta di tiro, a parte De Pol che si faceva dare le chiavi e veniva qui da solo. Per il resto… saranno stati senz’altro intrattabili. Ed euforici perché avevamo appena sbancato Treviso».

In effetti non è facile ricordare la vigilia, quando subito dopo è arrivata un’ubriacatura di gioia incontrollabile e indimenticabile. Il “pre partita” più famoso è stato senz’altro quello di Andrea Meneghin che ha più volte raccontato l’aneddoto: a poche ore dalla partita è… andato in bagno con una “Settimana Enigmistica” tra le mani, ha compilato il gioco “unisci i puntini” («L’unico che il Menego è in grado di fare» sostiene Pozzecco) e ne è uscita una stella. Un segno del destino entrato, a suo modo nella storia.
Voi invece, vi ricordate come avete trascorso quella giornata prima di recarvi al palazzetto? Io, onestamente, ho solo vaghi flash: a Milano in università ma con ritorno a casa a metà pomeriggio. Nessuna scaramanzia nei vestiti (ma ricordo di aver indossato una t-shirt grigia con scritta “GemoniSport” arancione) e la raccomandazione a chi doveva passarmi a prendere: «Vieni con la Panda: ha il tetto apribile». Da lì in avanti ho solo il rumore assordante delle trombette… poi finì così

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19 risposte a L’11 maggio e la vigilia dell’ora X

  1. Mario scrive:

    Io me lo ricordo perfettamente: sono andato con la moglie incinta di 8 mesi al corso pre-parto, facendo gli scongiuri che la dottoressa facesse in fretta…
    Per fortuna la dottoressa fu non veloce ma velocissima (perchè anche lei…aveva l’appuntamento con la stella…).
    Ho scaricato la moglie dai suoceri e…. son tornato a riprenderla verso l’una.
    Quello che è successo nel frattempo, ben lo potete immaginare!!!!

  2. Nicoletta scrive:

    Avevo partorito da pochi giorni; ho allattato la mia piccola Marta e poi via, al palazzetto….. e poi che gioia incontenibile! Io, grande appassionata, non avevo mai gioito per uno scudetto.
    Ho corso fino in Piazza Montegrappa, ebbra di gioia (bevo solo chinotto!), e poi a casa per la poppata delle 24,00.
    Che gioia il mattino dopo: mio padre alla 7,30 mi ha lasciato una copia della “Prealpina”, fresca di stampa nella cassetta delle lettere.
    Pochi minuti fa ricordavo ancora con le lacrime agli occhi l’evento.
    Forza Rooster e froza VARESE!!!

  3. Panzerfaust scrive:

    All’epoca ero Site Manager alla demolizione della Raffineria di Rho (dove adesso c’è la fiera nuova). Dopo una mattinata di intenso lavoro, sono scappato a casa dove ho ricoperto il mio Pajero di nastro segnalatore bianco rosso e bandiere bianco rosso e verdi, a prendere la mia futura moglie, gli amici e poi tutti al Palazzo…
    Grande gioia (sportiva) paragonabile solo alla promozione in B del Varese.

  4. GIGIO scrive:

    Ricordo l’orologio che girava troppo lentamente al lavoro e le 17,30 non arrivavano mai. I miei capelli colorati di rosso dicevano solo una cosa:mecca sto arrivando!!!Alla sirena finale ricordo solo di essermi ritrovato in curva sud(posto fisso in quella nord sopra l’entrata principale)senza sapere come.Da allora mi sono sposato e ho una splendida figlia,ma un’emozione così grande non l’ho più provata

  5. Europeo scrive:

    …beh…ero in Emilia e studiavo per l’esame del 12 Maggio. Ma la testa era altrove, non potevo rimanermene la’ lontano dalla mia Varese. Verso le 15 decido di andare in stazione e raggiungere Masnago. Partita vista al Campus su schermo gigante. Bellissima serata, festa in centro e partenza alle 5 per tornare in tempo per l’esame…passato.

  6. Cristian scrive:

    …dalla sveglia all’ingresso in Nord una giornata piena di tensione e mille pensieri….
    …poi vedendo i ragazzi scaldarsi con quella determinazione,la CURVA PIENA,il palazzetto gremito,sembrava tutto gia’ scritto…..al fischio poi…..beh….chi c’era non potra’ mai dimenticarlo per tutta la vita……GRAZIE ANCORA CAMPIONI!!!!!!!!!!!!

  7. Franz scrive:

    Caro Europeo… prima o poi lo rivelerai ai tuoi genitori???? 😀

  8. Marco Guariglia scrive:

    Ricordo la mattinata a preparare e pulire l’attrezzatura, gita a Milano velocissima a comprare rullini in abbondanza…
    Nel primo pomeriggio, in completa trance, taglio capelli e tinta bianco rossa con la parte bianca più ampia, spray verde invece per scaramanzia nascosto nella borsa dell’attrezzatura (a risultato acquisito ho incaricato un collega, se non ricordo male Domenico Ghiotto, di completare il look con una bella spruzzata di verde…)il tutto a bordo campo mentre scattavamo fotografie!!!
    Poi quella stupenda immersione di folla ed una gioia infinita…
    Mi vengono ancora i brividi nel ricordare quel momento, grazie ancora a quel magnifico gruppo!

  9. Massimiliano scrive:

    Eccome dimenticarsi quel giorno… avrei dovuto fare il secondo turno al lavoro (14:00 – 22:00) ma riuscii a cambiare con il primo perchè il mio mitico amico Alberto dopo una levataccia ed un bel po di coda al campus era riuscito a recuperare i biglietti x la partita!!! (ovviamente ora incorniciato insieme alla prima pagina della prealpina). Che serata,ma che serata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!INDIMENTICABILE

  10. mao scrive:

    giornata passata in una nuvola senza tempo.galleggiavo nel tempo.nervosismo ed emozione si mischiavano.lo scudetto del 78…io c’ero……quando mi avvicinavo al palazzetto sentivo brividi…tremore….ed a 30 secondi dalla fine della partita in ginocchio con il mio amico claudio dicendo è fatta..lacrime di gioia .

  11. 11 scrive:

    ero al palazzetto con mio papa’. per me il primo, per lui il decimo. non si respirava per l’umidita’ e non ci si sentiva per le trombette. troppo bello

  12. Massimo scrive:

    Quel giorno lavorai in una ditta meccanica nel milanese ma la testa era al palazzetto.
    Arrivai alle ore19 senza biglietto e aspettai il pullman dei tifosi Benetton per poter entrare accodandomi a loro grazie all’aiuto di un caro amico alla porta.
    Vidi la partita in alto alla curva,faceva un caldo pazzesco e la mia polo rossa era una spugna di sudore.
    Che gioia pazzesca molto simile alla doppietta di Buzzegoli che valeva la serie B.
    Forza Varese

  13. Riccardo scrive:

    …. alla fine un pianto liberatorio pazzesco, non riuscivo a fermarmi, una gioia pazzesca, un’ emozione mai provata prima e …. neppure dopo !!!
    La mattina sucessiva in ufficio con maglietta della vittoria e sciarpa sul PC !!!

  14. giorgio scrive:

    ho ancora la prealpina del 12 maggio 1999 , un po’ ingiallita’ ( costo lire 2.000 )…
    ecco il tabellino dei ROOSTERS :
    Pozzecco 15 , Mrsic 14 ,Vescovi 8 , De Pol 21 , Galanda 8 , Meneghin 7 ,
    Santiago , Zanus Fortes…..mitici !

  15. giorgio scrive:

    sembrava tutto già scritto,mai avuto dubbi del risultato finale e alla fine mai pianto cosi tanto,brividi……

  16. pierpaolo scrive:

    Anche se abito in provincia di milano sono tifoso varesino dai tempi della mitica mobilgirgi con Meneghin padre,uovo di pasqua Yelverton ,ect varese sempre vista solo al palalido o al palasport crollato di san siro ma quella sera,LA SERA,non potevo mancare ,emozione,sudore,gioia,grazie varese dopo la mia famiglia sei il ricordo più bello della mia vita

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