Uno sguardo professionale su Milano con Massimiliano Donghi

A questo giro torniamo a Milano, dove accogliamo Massimiliano Donghi, un instagramer fotografo specializzato in scatti per i social media: si tratta quindi di una sorta di “veterano” in questo campo che ci accompagnerà tra le strade meno battute del capoluogo lombardo.

1. Descrivi in poche righe chi sei
Ciao a tutti, sono Massimiliano, 32 candeline sulla torta lo scorso novembre; cresciuto sul lago Maggiore a Laveno e poi approdato a Milano, città che adoro e che mi accolto nel migliore dei modi.
Dopo aver svolto diversi percorsi lavorativi ho deciso di trasformare quella che è la mia passione più grande in un lavoro, diventando fotografo freelance specializzato in scatti per Social Media.
Amo viaggiare, scoprire nuovi posti e far conoscere le mie esperienze.
Sono sempre disponibile per nuove idee, progetti e collaborazioni; a tal proposito se vi va di scrivermi, anche solo un “ciao, come va?”, il mio indirizzo email è max@milanstagram.com. Mi fa sempre piacere conoscere nuove persone e nuove storie.

2. Come è stata la tua esperienza con l’account di VareseNews?
È stata un’esperienza molto positiva per due motivi: innanzitutto per me è stato un onore collaborare con Varesenews, in quanto è un sito che seguo da sempre e che apprezzo moltissimo per la sua linea editoriale, poi è stato anche un piacere personale poter contribuire con degli scatti per raccontare Milano, la mia città.

3. Cosa pensi di Instagram come mezzo di comunicazione?
Instagram è un social formidabile, basato sulla comunicazione visiva, che ti consente di vedere gli scatti di milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Ma non solo! Instagram infatti può valorizzare un brand, far conoscere un luogo o far scoprire un lato particolare di una persona. È difficile descrivere una realtà come Instagram, perché offre un numero infinito di aspetti ed è sempre in costante cambiamento.

4. Cosa ti piace raccontare?
Mi piace raccontare principalmente le emozioni che trasmette la città. Milano è piena di storie, che ogni giorno nascono, si modificano e che vale la pena immortalare e descrivere. Mi piace realizzare degli scatti che cercano di trasmettere ciò che vivo, le emozioni di una città con un cuore grande come Milano.

5. Cosa significa gestire un account Instagram per una testata giornalistica e cosa pensi del progetto Convaresenews?
Gestire un account non è mai una cosa semplice, specialmente per una testata giornalistica in quanto ci sono sempre molti aspetti differenti da curare. Bisogna sempre buttare un occhio ai numeri, al materiale offerto, all’interazione, ecc… Insomma, è tutto tranne che facile!
Il progetto Convaresews è molto coinvolgente, perché da modo di vivere per una settimana le esperienze di un’altra persona. Spesso si scoprono storie nuove e interessanti, luoghi diversi da quelli conosciuti o che semplicemente abbiamo solo visto da un’altra prospettiva.

6. Cosa ti ha lasciato questa esperienza?
Mi ha lasciato una grande soddisfazione personale, è sempre bello poter condividere i propri scatti e far conoscere luoghi e storie della realtà dove vivi. La fotografia è una mia grande passione ed è lo strumento di comunicazione che uso per raccontare ciò che incontro.

7. Quali sono le strade meno conosciute di Milano ma che meritano comunque di essere viste?
Milano ha tantissime strade poco conosciute che meritano di essere viste, io in particolare ne suggerisco 3.
La prima è via Monte Altissimo, nella zona nord-ovest di Milano, dove uno dei suoi residenti, grazie alla street art, ha trasformato completamente la strada, rendendola da anonima a unica. È un esempio bellissimo di come la creatività riesca a migliorare la nostra vita.
La seconda via invece è in centro, ed è il Cavalcavia Bussa, che si trova esattamente sopra alla stazione di Garibaldi. Offre una vista magnifica, con il grattacieli di piazza Gae Aulenti da un lato e la vista sul Cimitero Monumentale dall’altro. Bellissimo da frequentare al tramonto, quando il sole mostra una skyline fantastica della città.
Infine la terza strada che adoro è via Lepanto, zona Maggiolina. Qui è possibile ammirare delle case particolarissime, a forma di igloo (un tempo c’erano anche quelle a forma di fungo). Il silenzio di questa zona e i giardini curatissimi la rendono poi ancora più bella.

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